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TIFOSI, Lettera aperta dei non tesserati a Mencucci

di Redazione FV

Lettera aperta a Mencucci

Partendo dal presupposto che (come Lei sa benissimo) la nostra "scelta" di non fare l'abbonamento e' stata dettata dalla battaglia contro la tessera del tifoso e non dalla mancanza di fiducia nella Fiorentina, vorrei sottoporle alcuni elementi di riflessione.

Coltivo sempre la speranza che anche Lei, come noi, non consideri lo stadio alla stregua di un teatro o un cinema, ergo spero convenga con me che il modo di "interpretare" questi freddi numeri non debba essere legato al solo calcolo matematico o statistico, ma debba prendere in considerazione anche la parte piu'profonda del tifoso: l'emozione, la passione. Stiamo parlando di Fiorentina e non di una rappresentazione di una qualsiasi pièce teatrale! Lei forse non c'era ma abbiamo seguito e sostenuto i ragazzi della primavera , spero che vedere migliaia di persone per la finale di Coppa Italia Primavera Le abbia messo qualche dubbio sulla gestione dei prezzi di quest'anno!

Comunque vengo volentieri a confrontarmi con i freddi numeri allegando un'analisi analoga alla Sua, ma che ha come conclusione non lo sconto dell'abbonato, ma la spesa maggiore che abbiamo dovuto sostenere (questione di punti di vista....): il 46% in piu' !!!!!

Il principio secondo cui l'abbonato debba spendere meno di chi compra il singolo biglietto e'sacrosanto ma, anche in considerazione dell'anno molto particolare , si poteva cercare un maggiore equilibrio; alcune scelte non sono comprensibili: i 17 euro col Lecce non si spiegano.

Sono convinto che con il Milan molti di noi saranno costretti (e non per scelta) a restarsene lontano dal Franchi, perche'seguire la Fiorentina (trasferte e ora anche partite in casa) e'diventato un lusso che a questi chiari di luna non tutti si possono permettere.

Le faccio una semplice domanda: preferite avere pochi spettatori ma paganti bene o lo stadio pieno con meno incasso?

Nell'augurio di avere sempre un confronto franco, Le porgo i miei piu' cordiali saluti

Alessandro Bargioni