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TOLDO, La mia vita tra viola e Inter, domani...

di Redazione FV

Francesco Toldo, ex portiere di Fiorentina e Inter, si divide oggi tra il ruolo in società all’interno del progetto di Inter Campus e l’attività in campo come preparatore dei portieri della nazionale Under 21 di Gigi Di Biagio. Ha scelto di rivelare in esclusiva a FcInterNews i suoi pensieri sull’imminente sfida tra nerazzurri e viola.

Domani c’è Inter-Fiorentina. La partita della vita per lei?

"Sicuramente. Otto anni in viola e nove in nerazzurro: la mia Serie A è tutta qui. Sono state due esperienze favolose. Arrivai a Firenze dalla C. Trovai un ambiente caldissimo e dovetti adattarmi in fretta a un palcoscenico del genere. Eravamo un gruppo di giovani, desiderosi di fare bene. Vincemmo due Coppe Italia e una Supercoppa italiana in un club che da vent’anni non alzava trofei. Una situazione simile, cioè una grande voglia di vittorie che mancavano da un po’, la trovai anche all’Inter. Poi si è vinto e tanto, direi con gli interessi. Credo che giusto Barcellona e Bayern abbiano alzato altrettanti titoli negli ultimi anni".

I suo ricordi più belli con le due maglie?

"In momenti da ricordare in nerazzurro sono innumerevoli, dalla parate di Valencia alle tante “pazze” rimonte. Se devo isolarne uno scelgo la festa per le vie di Milano dopo lo scudetto del ’07, vinto con una cavalcata straordinaria. Festeggiamenti simili sono un classico nel calcio ma assicuro che viverli regala emozioni particolari. Anche a Firenze ne ho uno simile: il Franchi pieno di gente in delirio, in attesa del nostro ritorno da Bergamo dove avevamo appena vinto la Coppa Italia nel ‘96".

Un episodio dei suoi Inter-Fiorentina?

"Una partita a Milano, giocavo con i viola ed era il campionato ’96-’97. Ricordo che volevo proprio fare bella figura perché pensavo: “sai mai che questo possa diventare il mio stadio…”. Sfoderai una grande parata in uscita su Djorkaeff lanciato a rete. E’ stato proprio un bellissimo intervento, spericolato e di puro istinto".

E delle due formazioni attuali che idea si è fatto?

"Inter e Fiorentina mi sembrano due squadre impostate per tenere il pallino del gioco in mano. Sono formazioni che cercano di dominare l’avversario e creare un gioco piacevole. Viste da un ex portiere: sono caratteristiche che danno grande sicurezza e autostima all’intero undici in campo".

Dove possono arrivare in questo campionato?

"Difficile dirlo adesso. Penso tuttavia staranno entrambe lì in alto in classifica. Il ciclo nerazzurro deve ricominciare dopo tre anni di rifondazione. Ritengo che nel giro di breve tempo il tifoso interista potrà tornare a sognare in grande. Tuttavia, nel’immediato nessuno si deve illudere… Ricordo che quando arrivò Mourinho nel ’09 un giornalista mi chiese se fossimo pronti per vincere la Champions. Gli risposi che non era ancora arrivato il momento ma la strada intrapresa era quella giusta. Ora, invece, penso che Mazzarri sia la persona adatta per la guida della squadra. E in futuro penso verranno fatti investimenti importanti".