TOMOVIC, ONORATO DI ESSERE IN VIOLA, L'ESULTANZA COI TIFOSI...
Il difensore della Fiorentina e della nazionale serba Nenad Tomovic è intervenuto quest'oggi ai microfoni di Radio Toscana. Ecco le sue parole:
Sui fatti accaduti in Serbia-Albania: "Ho sempre avuto ottimi rapporti con tutti i giocatori slavi e albanesi. Martedì è stata un'occasione sfortunata: noi volevamo solo giocare a calcio, lo stadio era pieno. Alcune immagini mostrano anche me. Io stavo solamente cercando di dividere le persone, volevamo far sparire quella bandiera prima che il pubblico invadesse il campo. Volevamo evitare il peggio. Domenica in occasione di Fiorentina Lazio incontrerò l'albanese Lorik Cana. Gli stringerò volentieri la mano come avevo fatto del resto anche martedì prima della sfida tra e nostre due nazionali. Per me quello che è successo in occasione di Serbia-Albania fa già parte del passato e non vedo l'ora di tornare a giocare a calcio".
Sulle tappe della sua carriera: "Ho avuto la fortuna di stare in ambienti bellissimi. A Lecce stavo benissimo, per la città e per il tifo. E' simile a Firenze, mi sono trovato molto bene. Parlando di calcio ovviamente non c'è paragone far le due squadre, sono onorato di giocare in viola".
Sul passaggio alla Fiorentina: "Non ho proprio pianto, però chiamai subito mia moglie per darle la splendida notizia. Ho accettato subito, senza ovviamente avere neanche un dubbio".
Su Firenze: "Mi piace il centro della città, pieno di persone, turisti. C'è sempre movimento, non è una città vuota. Poi tanta storia, tanti monumenti. Adesso anche abito lì, prima invece stavo più vicino allo stadio".
Sul tempo libero: "Mi piace leggere, mi piace studiare la storia del mio paese. Un libro che consiglio? Escludendo la storia, ultimamente mi è piaciuto il libro del tennista Djokovic, che spiega come è diventato un numero uno. Poi da 5 mesi è nata mia figlia, quindi adesso non ho molto tempo per leggere fra la famiglia e le partite (ride, ndr)".
Sul gol all'Inter: "E' stato bello, ma devo puntare di più l'uomo, devo avere più fiducia in me stesso e probabilmente arriverà anche qualche gol in più".
Sulla sua esultanza fra il pubblico: "Ho ricevuto tante botte (ride, ndr). Hanno cercato anche di togliermi anche i pantaloncini".
Sul modulo preferito: "Preferisco giocare come difensore centrale, ultimamente però gioco come terzino e devo ammettere di trovarmi bene".
Su cosa cambia tra un modulo e l'altro: "E' più una cosa mentale, quando giochi davanti ai tuoi tifosi tiri tutto fuori per vincere. Non è tanto una questione di schemi".
Sugli aspetti negativi di questo mestiere: "I ritiri magari. Soprattutto in Europa quando spesso dormi in due alberghi diversi. In Champions sicuramente sarebbe diverso...".
Sul messagio ai tifosi viola: "Devono avere pazienza e continuare a starci vicino come hanno fatto fino adesso. Speriamo di andare quest'anno insieme in Champions".