TONI, Deprimente non avere punte italiane di livello
In una lunga intervista alla Bild, il centravanti dell'Hellas Verona Luca Toni parla del Bayern Monaco e del record di Lewandowski con la maglia dei bavaresi: "Guardiola mi ha parlato di Robert e mi ha detto che è un professionista serio. È uno che lavora e vive 24 ore al giorno in funzione del Bayern. Per questo non sono arrabbiato per il fatto che mi ha scippato il record: se lo è meritato. Per lui oggi è più facile di quanto lo fosse per me. Quando c'ero io il Bayern non era quello attuale, il club era all'inizio del percorso di crescita. Nella corsa al titolo di capocannoniere ha il vantaggio di giocare in una squadra perfetta. Guardiola? Io e Pep siamo amici. Ogni volta che vado a Monaco lo sento. Mi ha detto che ha deciso di andar via perché dopo tre anni ha bisogno di nuovi stimoli e ha voglia di allargare gli orizzonti. Credo che possa lasciare Monaco vincendo il Triplete. Certo, ci vuole anche un po' di fortuna, ma il precedente del 2013 fa ben sperare. Poi toccherà ad Ancelotti: non è facile migliorare questa squadra che è già a livelli altissimi. Ma Carlo ha vinto tre Champions League, ha una grandissima esperienza: è perfetto per il Bayern. Parliamo di un vincente, ha avuto successo ovunque è andato. Ed è sempre gentile con tutti: collaboratori, giocatori, giornalisti. Purtroppo non l'ho mai avuto come allenatore, ma tutti quelli con cui ho parlato lo adoravano. Perfino chi giocava poco. L'Italia? Non abbiamo attaccanti abituati a giocare ad alti livelli in campo internazionale, abituati a reggere la pressione. Gente come Inzaghi, Del Piero, Totti o come me. Questo è deprimente. Martedì però l'Italia farà di tutto per mettere in campo una grande prestazione: le gare con la Germania sono sempre speciali".