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TONI, Se segno ai viola esulto

di Redazione FV
Fonte: Tuttosport

Era l’idolo, l’e­roe, il bomber implacabile, l’uomo dei record, lo spun­to onomastico per l’ormai mitico striscione “Toni e Furmini”: Luca Toni a Fi­renze era qualcosa più di un semplice attaccante. E’ per questo che non può es­sere normale il suo primo ritorno da avversario ( da quando ha lasciato la Fio­rentina al Franchi ha gio­cato solo una volta con la nazionale, 30 maggio 2008 Italia- Belgio 3- 1, fischi non pervenuti). La Fioren­tina l’ha già incontrata due volte: una con la ma­glia del Bayern Monaco nel girone eliminatorio di Champions League 2008/ 09 ( 3- 0, il 21 ottobre 2008 all’Allianz Arena di Monaco di Baviera, in campo per 57’) e con il Ge­noa in serie A ( 1- 1 a Ma­rassi, il 22 settembre scor­so, in campo per 90’). E an­che in quelle occasioni si era emozionato.

RISPETTO VERO « E’ ve­ro, non è una partita come tutte le altre perché lì ho fatto due anni stupendi, durante i quali ci siamo tolti delle belle soddisfa­zioni, giocherò anche con­tro tanti amici, sarà bello affrontarli. Se segno? Esulto, perché esultare non vuol dire mancare di rispetto verso i tuoi ex tifosi. Penso che fare gol sia la cosa più bella che un giocatore possa fare, è chiaro che esulterò perché credo sia una cosa giusta, non credo che esultare sia una mancanza di rispetto, perché altrimenti il gol non lo faresti neanche » , pensieri e parole conse­gnate ai microfoni di Sky prima della sfida contro il Genoa, ricordando il suo periodo fiorentino prima della sfida di Marassi.