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TORRICELLI, Viola? Meglio fuori casa perché...

di Redazione FV
Fonte: lalaziosiamonoi.it

La Lazio cerca una nuova vittoria dopo il successo sulla Samp. L’avversario di domenica non sarà di quelli semplici: la Fiorentina di Paulo Sousa in un ottimo periodo di forma. A presentare la partita è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio 89.3 l’ex difensore dei viola Moreno Torricelli: “La Lazio era partita con qualche iniziale problema interno ma ha ottimi giocatori, sta mantenendo le attese e Inzaghi sta lavorando bene. Il percorso è soddisfacente. La Fiorentina è allo stesso livello dei biancocelesti, ha avuto un avvio complicato ma ora si sta riprendendo. Kalinic e Bernardeschi all’inizio non erano al top della condizione ma stanno recuperando. La gara di domani contro il Genoa può essere fondamentale per la Fiorentina: un successo le consentirebbe di arrivare al massimo della consapevolezza alla sfida di domenica sera”.

LAZIO – “Non mi aspettavo un rendimento simile da parte di Inzaghi in panchina. Quando si è giocatore non si sa mai che futuro si può avere. Conosco bene Filippo, di riflesso quindi anche Simone. Credo siano della stessa pasta, meticolosi, sanno molto di calcio, sono curiosi, si informano su tutto. Il tecnico biancoceleste sta facendo un ottimo lavoro. Non è facile farsi trovare pronti al termine di un’estate nella quale doveva arrivare un altro allenatore e lui è rimasto in standby. È stato bravo, i risultati gli danno ragione, ci sa fare. Puntare sul dialogo è stata la sua scelta migliore, di sergenti di ferro non ce ne sono più. Dipende dal carattere, un allenatore non si può snaturare come persona. Se il dialogo aiuta il gruppo a remare nella stessa direzione, ben venga. Anche Allegri e Montella sono così. L’importante è stare in sintonia e dire le cose giuste al momento opportuno. Ha gestito al meglio il momento di Keita, che ora è rientrato in gruppo e sta facendo molto bene. È in corso un ricambio generazionale. La filosofia “gioca chi si allena meglio” è fondamentale. Non ci si può allenare a 80 all’ora e pretendere la domenica di andare a 100 all’ora”.

FIORENTINA – “Partecipare a due competizioni è stato un problema per la Viola. Lo scorso anno il problema era non avere una panchina all’altezza dei titolari: finché ha retto il fisico ha fatto bene poi è calata. Quest’anno Sousa ha cambiato la preparazione, è stata un po’ più pesante: con l’Europa League a volte non si lavorare al meglio durante la settimana. La partenza complicata può essere stata pensata per non avere poi un calo a marzo. Al di là delle varie squadre affrontare in Europa, ciò che può aver inciso maggiormente sul fisico è lo spostamento in sé. Giocare e ripartire la sera per tornare a notte inoltrata, se un calciatore non è abituato, ne può risentire. Dopo la bella stagione scorsa, tecnico e tifosi si aspettavano una campagna acquisti che potesse alzare il valore tecnico della squadra. Partito Alonso e terminato il contratto con Pasqual, che era il capitano, i sostenitori ci sono rimasti un po’ male”.

IL MOMENTO DELLE SQUADRE – “La Viola è la squadra che ha segnato di più in trasferta: questo è un dato interessante. La Fiorentina fa più fatica in casa che fuori forse perché lontano dal Franchi beneficia dei maggiori spazi lasciati dagli avversari visto che chi gioca in casa solitamente fa la partita. Kalinic e Ilicic attaccano bene la profondità, Bernardeschi se parte palla al piede può essere devastante. Vincendo domani contro il Genoa ed espugnando l’Olimpico domenica, la Viola potrebbe sorpassare proprio la Lazio. I biancocelesti devono essere più bravi nell’organizzazione di gioco, in casa hanno sempre fatto molto bene. Ci sono giocatori importanti. A me piace tanto Keita. Se sta bene può fare la differenza. Dover preparare per tutta la settimana questa partita può diventare importante perché si possono studiare dettagli che la Fiorentina, giocando in infrasettimanale, non può curare”.