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UDINESE, D'Agostino show in sala stampa

di Redazione FV
Fonte: TMW

Ad Udine esplode un inaspettato caso D'Agostino. Un polverone che difficilmente potrà essere placato in tempi brevi essendo le critiche alla società partite da uno degli uomini simbolo della squadra di Marino, che fa ancora parlare di se dopo le discutibili dichiarazioni dell'estate scorsa in cui aveva giurato amore alla Juventus essendo ancora sotto contratto con la compagine friulana.Il centrocampista palermitano, in conferenza stampa, ha aspramente criticato la politica del club bianconero, soprattutto in sede di campagna acquisti. D'Ago ha preso la Fiorentina come metro di paragone, esponendo la sua tesi: "Squadre come la Fiorentina vendono Felipe Melo e comprano Zanetti, vendono Semioli e acquistano Marchionni. L’Udinese ha venduto Quagliarella, ha preso 20 milioni…ed è l’unica società in attivo. Noi cerchiamo di dare sempre il massimo, ma qui la situazione non è la stessa che in alte realtà. La Fiorentina è una società che sta crescendo da 5 anni, che porta avanti un progetto a lungo temine. Da noi ogni anno se ne vanno due o tre pezzi pregiati e non so se vengono presi sostituti. Io ho firmato per l’Udinese perchè credo nel progetto a lungo termine. Ma non si può cominciare ogni anno da zero altrimenti anche a me conviene firmare ogni anno". Il regista, ormai entrato in pianta stabile nel giro azzurro, è tornato anche sui fatti dell'estate scorsa vissuta in bilico tra la permanenza ad Udine e il passaggio alla Juventus (si era parlato persino di Real Madrid ad un certo punto): "Mi sono scusato, e ho ritenuto giusto farlo, con i tifosi perchè ho esternato le mie idee su quanto è successo la scorsa estate. L’Udinese mi ha detto che se veniva una grande squadra, mi vendevano. Non l’ho chiesto io, non è partita da me l’idea. Io son rimasto qui, e l’ho fatto con il cuore, perchè Udine è casa mia. Anche se, penso che l’anno scorso avremmo potuto vincere la Uefa - continua il numero 21 - se non si fossero ceduti Mesto, Dossena. Invece alla fine eravamo sempre gli stessi 13 o 14 giocatori, troppo poco per affrontare una stagione del genere. Lo dico perchè sono convinto che questa società può migliorare, ma in questi tre anni non lo si è fatto. Se ogni anno vanno via elementi importanti, non è facile rimpiazzarli. Stavolta gli unici elementi di valore (economico) presi, Orellana e Caruso, sono stati subito ceduti nuovamente". Secondo il giocatore l'Udinese potrebbe ambire a ben altri traguardi con una programmazione più mirata: "Per il tipo di piazza che è Udine, per la città, la vita che ti consente, qui si potrebbe vincere lo scudetto. La struttura è migliorata, ma ci vogliono i giocatori: è inutile mettere le vasche idromassaggio se tutti usano la doccia. Si migliorano certe cose, ma non altre”. Il pesante sfogo di D'Agostino rischia di costargli caro, come denuncia il regista in chiusura di intervista: "Se domenica non gioco, sapete perchè". Forse sarebbe il caso di pensarci due volte prima di sparare a zero sulla propria squadra.