UEFA, Ecco come cambierà il Fair Play Finanziario
Il nuovo Fair Play finanziario della UEFA non richiederà più il pareggio di bilancio. È questa una delle novità, come evidenziato dai colleghi di calcioefinanza.it, anticipate dal documento sul “progetto Fenice” che la FIGC ha inviato al governo. In particolare, lo studio PWC commissionato dalla federcalcio affronta anche le riforme che la UEFA intende introdurre: “a partire dalle prossime stagioni sportive - si legge nel documento rivelato dal portale dedicato all’aspetto economico del calcio - Break-even result (BER) non sarà più applicato dalla UEFA e verrà sostituito da un nuovo modello denominato Football Earning Rules, calcolato considerando il risultato netto di esercizio di ogni singolo club e aggiustato delle capital injections effettuate dai soci”. In sostanza, ai club non sarà più richiesto di mantenere l’equilibrio tra entrate e cessioni, ma la UEFA guarderà al patrimonio netto, che non potrà essere negativo, consentendo ai soci di intervenire per risanare i club.
L’altra novità, sempre anticipata dal documento FIGC, riguarda l’introduzione di un tetto salariale: “La UEFA sta pensando di implementare un Salary Cap per limitare i costi dei club e permettere una maggiore auto-sufficienza da parte del Sistema Calcio”. Il meccanismo di calcolo prenderebbe in considerazione la rosa (stipendi dei calciatori inseriti in lista UEFA, ammortamenti dei cartellini, costi legati agli agenti) e lo stipendio del tecnico, dividendo la somma per i ricavi caratteristici (escluse le plusvalenze) più il saldo della campagna trasferimenti. Chi sforerà il limite fissato dovrà versare la luxury tax, vale a dire subire la trattenuta di una parte dei premi spettanti dalla partecipazione alle competizioni europee. Ancora da determinare fasce e aliquota.