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UISP, Ieri a Firenze i Mondiali Antirazzisti

di Redazione FV

“Il razzismo è un fenomeno che va estirpato alla radice e quanto successo domenica allo stadio Franchi nella partita Fiorentina – Napoli, conferma la gravità del fenomeno” afferma Marco Ceccantini Presidente UISP Firenze. Proprio ieri al Parco dell’Argingrosso di Firenze, mentre al Franchi Koulibaly riceveva degli insulti razzisti, si concludevano i Mondiali Antirazzisti organizzati dall’Unione Italiana Sport Per tutti. Due giorni di tornei sportivi con l’obiettivo di contrastare ogni forma di razzismo riconoscendo nello sport un linguaggio universale per stabilire un legame tra i popoli.
“Da anni l’UISP organizza i Mondiali Antirazzisti dove squadre composte da giocatori di ogni provenienza e genere scendono in campo contro le discriminazioni, perché purtroppo situazioni di intolleranza e violenza sono cronaca quotidiana – continua Ceccantini - Firenze è una città accogliente, ma è necessario mettere in atto azioni concrete dentro e fuori i campi da gioco, a partire dalle scuole, dalle società sportive insieme ai giovani, ma anche coinvolgendo le famiglie e coloro che hanno una responsabilità del mondo dello sport, a tutti i livelli. Ci auguriamo che il Comune di Firenze possa dare seguito al percorso iniziato con la campagna “Firenze non odia – patto contro il razzismo”, invitando ad aderirvi sempre più soggetti per costruire una comunità basata sul rispetto e il pluralismo culturale”.
L’UISP Firenze nel 2008 ha lanciato il progetto “Ultracorretto: campagna dei giovani per i giovani per un tifo senza errori per valorizzare e difendere la cultura popolare e sociale del tifo”, conclusosi nel 2019 e al quale dal 2010 al 2015 ha aderito anche la Fiorentina attraverso la creazione di momenti di incontro tra i ragazzi delle scuole e alcuni calciatori per parlare di razzismo e attualità. Pochi giorni fa è stato presentato dall’UISP Nazionale il progetto Changing the chants, sostenuto dal programma dell'Unione europea per i diritti, l'uguaglianza e la cittadinanza. Una cooperazione innovativa e internazionale tra Borussia Dortmund, Feyenoord Rotterdam, Werder Brema, Chelsea, Milan, Bologna, Fare Network e la Casa di Anna Frank. L'obiettivo è approfondire la comprensione degli approcci che le squadre di calcio possono utilizzare per educare i tifosi a contrastare i comportamenti discriminatori nelle tribune stilando un compendio di buone pratiche.