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USA, Rocco&co.: i motivi degli investimenti in Italia

di Redazione FV
Fonte: L'Equipe

In un interessante articolo di approfondimento targato L'Equipe, il quotidiano francese cerca di indagare i motivi degli investimenti di diversi milionari statunitensi nel calcio italiano. Riportando la testimonianza di Matt Rizzetta, titolare italo-americano di Campobasso e Ascoli, vengono presentati alcuni motivi che indirizzano i magnati a stelle e strisce a tentare l'avventura nel calcio made in Italy. Il primo riguarda i bassi costi di acquisizione (questo vale principalmente le squadre medio piccole) e la possibilità di fare ottimi guadagni nel breve termine; il secondo, quello a cui l'Equipe dedica più spazio, è legato allo stretto rapporto tra Italia e Stati Uniti e viene fatto risalire alle ondate migratorie che dal nostro paese portavano numerose famiglie oltre oceano. Alcuni dei ragazzi americani cresciuti in famiglie emigrate dall'Italia, dopo aver fatto fortune negli Stati Uniti, hanno deciso di tentare fortuna anche nel paese d'origine: è il caso di Stephen Pagliuca (Atalanta), Rocco Commisso (Fiorentina) o Joe Tacopina (SPAL).

Anche lo stesso Rizzetta conferma questo punto:  “Il calcio italiano è sempre stato una passione per me ed è stato una parte importante della mia infanzia con i miei nonni, entrambi italiani immigrati. Quando ho iniziato la mia attività, uno degli obiettivi che volevo raggiungere era investire in una società di calcio italiana". Il massiccio arrivo degli americani in Italia potrebbe avere un positivo effetto domino e risollevare un settore, quello del calcio italiano, che già era in forte crisi, crisi aumentata a causa della pandemia.


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