Vanoli sul saluto con Ranieri: "Meglio arrabbiati per il cambio che sorridenti"
Paolo Vanoli, allenatore della Fiorentina, ha parlato a Sky Sport a margine della conferenza stampa in vista della sfida di Conference League contro la Dinamo Kiev in programma domani sera alle 18.45 al Franchi: "Come ho detto da quando sono arrivato bisogna vedere partita in partita e questa è importante perché è la prossima. E' una gara importante sotto tutti gli aspetti, dobbiamo rimanere uniti e lottare per uscire da questa situazione senza andare l'uno contro l'altro. Sembra una banalità ma è importante".
Sente che lo spogliatoio è dalla sua parte?
"Ho detto che dal primo giorno che sono qua che sarà una strada lunga. Ci sono alti e bassi, è una stupidata dire che i giocatori non sono con l'allenatore. Dobbiamo trovare la strada per uscire tutti insieme. Dobbiamo stare insieme e trovare quei valori che ci possono portare fuori da qua".
Ha la sensazione che qualcuno rischi di scontrarsi l'uno contro l'altro?
"È normale che questi ragazzi sono giovani, che ascoltano un po' tutto ed è normale che venga tutto strumentalizzato in questa situazione".
Ma Ranieri alla fine l'ha salutata dopo il cambio contro il Sassuolo o no?
"Assolutamente ci siamo salutati. Anche queste cose qua vengono strumentalizzate ma sono tutte situazioni che fanno parte del calcio. A volte preferisco un giocatore arrabbiato quando viene sostituito che uno col sorriso".
Che scelte si fanno in un momento come questo?
"Farò le scelte come ho sempre fatto: mettendo in campo la migliore formazione. Chi andrà in campo dovrà dimostrare di capire il momento e che questo risultato sarà importante anche per la prossima partita.
Cosa ci può dire di Gudmundsson e delle dichiarazioni sul caso del rigore?
"Quanti episodi si vedono sul dischetto del rigore in tutto il mondo? Io penso che ci sono delle gerarchie, poi dopo la sensibilità del ragazzo è stata quello di non tirarlo. L'obiettivo era fare gol. Non sono offeso da quello che ha scritto, ci siamo chiariti. Ha spiegato perché non lo ha voluto calciare e questo l'ho apprezzato".