VARGAS, Non è l'unico talento in difficoltà
Fonte: gazzetta.it
Il Milan, invece, ha Taiwo, che sta ancora metabolizzando il sistema Allegri. Dopo un mese di stop per infortunio si è ripreso il campo ma senza segnali incoraggianti. “So che ho le qualità per emergere, ma devo continuare a lavorare”, ha detto ai media nigeriani, evidenziando poi: “Sono giovane e mi gioco il posto con altri più vecchi di me, è solo questione di tempo”. Tempo che, a conti fatti, il Milan potrebbe pure concedergli. Ha un po' più fretta, invece, l'Inter, dove Jonathan è ben lontano dall'essere il nuovo Maicon, Castaignos è ancora avvolto nel mistero, e non sono ancora pervenuti Poli e Coutinho (che piace a Leonardo, già a gennaio potrebbe esserci la chance Psg per lui). Altri sotto esame? A Firenze c'è Vargas, giudicato sovrappeso dai medici della nazionale e lasciato fuori a Cesena perché pizzicato a violare il rigido coprifuoco imposto da Mihajlovic ai suoi. Il Palermo, invece, per ora ha usato col contagocce Bacinovic e non ha ancora dato minuti a Munoz, Zamparini nel dopo Milan ha fatto notare che il primo “in nazionale era stato tra i migliori” e il secondo “diventerà tra i più forti al mondo ma da noi non ha fatto neanche cinque minuti quest'anno”. La stessa Udinese, che pure ha meccanismi da cronografo, fatica abbastanza a trovare spazio per Pereyra, Doubai e Fabbrini: l'azzurrino è un talento che va adattato alle difese di A, per gli altri due potrebbe aprirsi anche la strada del prestito a gennaio. A Siena, invece, ha reclamato spazio D'Agostino, fiore all'occhiello del mercato: “Non sono venuto per giocare dei quarti d'ora, se non rientro nei piani il mister me lo dica”, ha sbottato dopo lo 0-0 di Cagliari. Frase a caldo, il regista ha promesso scuse, caso rientrato.