VENUTI, Orgoglioso dopo il Milan. Ciabatte di Koko...
Lorenzo Venuti ha parlato ai canali ufficiali della Fiorentina rispondendo a tutta una serie di domande fatte dai tifosi: "Nico grida sempre, in continuazione (ride, ndr). Sta migliorando con l'italiano, non ancora con il fiorentino. La loro lingua non è distante come magari quella dei serbi, quindi si potrebbe sforzare anche di più. La mia maglia preferita? Quella gialla, anche se all'esordio con la Roma non è andata bene. Il padel è divertente, soprattutto quando il campionato è fermo ci gioco tantissimo. Come sto vivendo questo momento? Per me è un sogno che si avvera, un obiettivo che si realizza. Ho sempre visto la Fiorentina come un punto d'arrivo: essere così parte dell'ambiente mi rende orgoglioso e mi fa capire che gli sforzi e i sacrifici non sono stati fatti inutilmente".
La partita da centrale?
"Dopo la partita ero orgoglioso di me stesso. Era una sfida difficile che è stata vinta grazie al gruppo. Sentivo in campo la fiducia dei compagni".
Cosa non indosserebbe mai?
"Le ciabatte che si mette Kokorin. Sono altissime (ride, ndr)".
Il ritorno del pubblico?
"Per un calciatore è fantastico e sabato ha fatto la differenza: spero lo possano fare per tutti il resto del campionato".
L'esordio?
"L'annuncio dello speaker e il grido dello stadio, lì ho sentito emozioni incredibili".
Una persona che stima?
"Mio babbo. Non voglio fare la cosa tragica, tutti sapete ciò che ha attraversato ma è sempre stato un punto di riferimento".
La partita con l'Empoli?
"La misura degli obiettivi di una squadra si vede in questi momenti qui, dopo una grande vittoria. A Empoli sarà fondamentale, forse ancora più importante".