VIVIANO, Finora ho fatto bene, quando ero fuori...
Queste le parole di Emiliano Viviano, che è stato intervistato da Rtv38: ''Ci sono stati dei momenti difficili per me in passato ma poi alla fine è il campo che comanda. Io sconfortato? Non mi sono mai pentito di essere venuto a Firenze ma mi è dispiaciuto stare fuori: ero arrabbiato con tutti. Dopo la gara di Roma ero arrabbiato anche se ci può stare fare una brutta partita. Ho sbagliato sopratutto sulla prima rete anche se sul gol del 3-1 ho fatto una vera papera. Quando sono stato escluso in Coppa Italia ho cercato di capire, ma il mister ha fatto le sue scelte. Il mio rendimento? Non sono soddisfatto perché si può sempre migliorare anche se mi sembra di aver fatto bene. Io e Neto? Siamo amici anche se siamo in competizione. Il mio miglior amico qui è Lupatelli, che era il mio vice a Bologna. La Fiorentina un po' troppo ''bellina''? A Bologna non abbiamo giocato ai nostri livelli perché ci è mancata malizia: certe partite devono essere portate a casa con un po' di cattiveria e di esperienza. Se passiamo in vantaggio e poi perdiamo alla fine qualche colpa ce l'abbiamo. Le sconfitte in trasferta? Adesso stiamo concedendo qualcosa di più in difesa anche se molte partite sono state condizionate da episodi. Il gol di Motta? Non potevo uscire perché sennò avrei permesso a Gilardino di segnare a porta vuota: Motta ha preso in anticipo il suo marcatore ed ha messo dentro. Ljajic? In queste ultime partite non ha sbagliato un pallone. Credo di essergli stato d'aiuto: ha i suoi limiti anche se ha qualità incredibili. Gli ho detto di fare le sue giocate più vicino alla porta: adesso ha imparato a fare bene. Jovetic? Ha fatto una parita della Madonna con l'Inter mentre in altre non è riuscito a sfondare. Lui è il nostro top-player, non si può metterlo in discussione. Le critiche a Montella? Ha giocato tanti anni a calcio quindi è abituato. Se non ha fatto i cambi a Bologna avrà fatto le sue considerazioni. Montella è sempre stato umile ed ha sempre avuto il suo controllo. Avrà già imparato a conoscere Firenze. Il fumo? E' un vizio che hanno tanti calciatori, anche campioni del passato. Il gioco d'azzardo? Non gioco mai per i soldi, ma solo a carte. Pizarro dipendenti? Ogni squadra ha un giocatore importante a cui affidarsi. Il mio futuro? Bisognerà capire quale sarà il piazzamento viola, io non ho ancora parlato con nessuno anche se il mio desiderio lo conoscete. Per venire a Firenze ho riufiutato offerte vantaggiose. Mi sto divertendo molto in questa stagione anche se mi diverto meno quando perdo''.