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VIVIANO, Nel mio cuore c'è solo la Fiorentina

di Redazione FV
Fonte: TMW

Natale si avvicina, il calcio si ferma e con Emiliano Viviano, oltre che del Bologna, c'è tempo di parlare di tante altre cose.

Che momento stai vivendo al Bologna?

"Buono, a parte l'ultima sconfitta di Parma è un periodo abbastanza buono. Bisogna continuare quando alla ripresa avremo una partita importantissima".

Dopo i rinvii delle gare di questa settimana si parla di stadi obsoleti, condividi?
"Sembra che qualcuno voglia scoprire l'acqua calda in questi casi. E' una cosa che si sa da tempo, non è colpa nostra e sarebbe una gran cosa riqualificare il calcio investendo sugli stadi. In ogni caso non è facile".

Che Natale sarà per te?
"Passerò il Natale a Cannes, quattro giorni con anche alcuni compagni. Sarà un'occasione per ritrovarsi con alcuni familiari, riposarsi e anche mangiare".

Parliamo di te, che ricordi hai del tuo esordio?
"Ho esordito in un Cesena-Triestina, giocando cinque minuti. Sono ricordi belli perché comunque io ero sempre stato dall'altra parte, a tifare, ma col tempo ti ci abitui".

La tua squadra del cuore si sa, è la Fiorentina
"Sì, c'è quella e basta".

Quindi colore preferito il viola?
"Non potrebbe essere altrimenti".

Fra i tuoi allenatori chi ti ha dato di più e chi meno?
"In generale ho avuto buoni rapporti, chi mi ha dato di meno non lo voglio dire perché mi pare brutto. Credo comunque che ogni allenatore dia qualcosa a livello umano, tecnico o morale. Il rapporto migliore, invece, l'ho avuto con Cosmi".

Non ti stupisce che stia facendo bene a Livorno quindi?

"No, so quello che può dare lui a una squadra a livello di impatto. So sicuramente che staranno da dio i giocatori del Livorno e saranno molto contenti di lui. Quando è andato là l'ho chiamato e anche se quello che sta facendo va a discapito nostro non posso tifargli contro perché è stato il mio allenatore, ma anche un mio amico".

Dei portieri si dice che siano stravaganti, tu ti ritrovi?
"Da piccolo dicevano questo, ma io me l'aspettavo. Bisogna essere un po' squilibrati per buttarsi sui piedi degli avversari e ci vuole anche coraggio".

Il tuo mito calcistico?
"A Firenze mi è piaciuto più di tutti Antognoni. Ha giocato quando io non ero ancora nato, ma rimane in testa a tutti. Più recentemente poi c'è stata anche gente come Batistuta, Rui Costa e Toldo".

Invece il tuo modello?
"Un modello non l'ho, il modello di tutti in questo periodo è Buffon, ma penso che ognuno abbia del suo. Non c'è da imitare nessuno, anche perché imitare Buffon è dura. Per me è un mostro".

Se avessi una bacchetta magica cosa vorresti fare?
"Faccio il lavoro più bello del mondo, quello che volevo fare da bambino e va bene così. Guadagno bene, mi piace e mi sentirei un po' ipocrita a dire qualcosa".

La tua qualità migliore e il tuo difetto?
"Difetti tanti, dal carattere all'essere un po' pazzo. Qualità è che dico sempre quello che penso e non ho mai dovuto assecondare nessuno per arrivare dove sono".

C'è qualcosa che temi nella tua vita?
"Ho paura solamente della solitudine, per il resto paura è una cosa grande".

I tuoi hobby?
"Il calcio su tutto, anche solo guardarlo. Poi si può dire il computer, la lettura, le carte".

Il tuo motto?
"Non ne ho".

Il tuo cartone animato preferito?
"Era 'Ken il guerriero', mentre nell'era moderna sicuramente i Simpson".

Quello che non ti piace invece?

"Batman".

Cosa vorresti sotto l'albero?
"La felicità per mia moglie e mia figlia".

Ai tifosi, invece, cosa vorresti regalare?
"Ai tifosi è normale, la salvezza che è il nostro obiettivo".