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VOLODYMYR, C'è un tifoso viola a combattere a Kiev

di Redazione FV

Volodymyr Hrushitskiy, uomo ucraino di 38 anni e padre di tre figli, è tifosissimo dei viola ed ha rilasciato un'intervista ad Alé Fiorentina, parlando direttamente da Kiev: "Sto bene: non ho alcuna intenzione di muovermi da qui. Sono un patriota, combatterò per difendere la mia terra e il mio popolo. Grazie a Dio negli appartamenti abbiamo ancora il riscaldamento, c’è acqua ed elettricità. E’ ancora possibile trovare del cibo nei negozi, per cui stiamo meglio di altre zone del paese. Ci stiamo preparando…".

Hrushitskiy racconta un episodio curioso, che lo ha visto donare il sangue con la maglia della Fiorentina: "Cinque ore di fila per donare il sangue, ma lo rifarei ogni giorno se servisse ad aiutare i nostri militari. Indossavo la maglia della Fiorentina, sì, la mia squadra del cuore. La indosso soltanto nelle occasioni speciali, e questa lo è senz’altro. La maglia viola per me è una sorta di mascotte, un amuleto".

La cosa più importante è mettere al sicuro i propri cari: "Per fortuna la mia famiglia non è con me. A causa dei continui bombardamenti sono stato costretto a mandarli in Germania, lontano dalla guerra. Ho tre figli, di dodici, dieci e sei anni, non voglio che i loro occhi innocenti vedano l’orrore che ci circonda in questo momento. Con loro ci sentiamo telefonicamente ogni giorno". E cosa dice? "Beh, è difficile spiegare ad un bambino quanto può essere meschino l’uomo, ma i bambini comprendono che c’è una guerra in atto, che l’Ucraina è attraversata dalla sofferenza. I bambini, talvolta, capiscono più degli adulti".

L'uomo racconta poi il suo legame con Firenze e la Fiorentina: "Ero molto piccolo e vicino a casa mia, a Kiev, c’era un cinema chiamato… Firenze. Questo ha fatto sì che la città toscana facesse parte della mia vita fin dall’infanzia. Era un segno del destino, forse. Inoltre, negli anni ’90 in Ucraina si trasmetteva la Serie A in tv, per cui ho sempre avuto molta familiarità con il calcio italiano. Tutti qui simpatizzavano per Milan, Roma e Inter, ma a me piaceva la Fiorentina, solo la Fiorentina: Batistuta era incredibile, mi sono innamorato dei viola grazie a lui. Ho vìsitato Firenze nel 2019 il mio sogno si è finalmente avverato. Ho visitato la vostra meravigliosa città, ed ho avuto l’impressione di essere tornato a casa. Forse in una vita passata ho vissuto in riva all’Arno, chissà, e avevo come amico Leonardo da Vinci (ride, ndr). Firenze, ormai, è anche la mia città. Voglio ringraziare in particolare tutti i tifosi viola per aver sostenuto l’Ucraina e suggerire loro di apprezzare e onorare ogni singolo giorno: la vita non è fatta dal numero di giorni vissuti, bensì dal numero di giorni da ricordare. Sono sicuro che presto la mia famiglia ed io verremo a Firenze, andremo allo stadio Artemio Franchi e grideremo forte: 'Juve merda!'. A presto, un abbraccio a tutti. E sempre forza Viola".