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WOLSKI, M'ispiro a Iniesta. Voglio la C.L. in viola

di Redazione FV

Il fantasista della Fiorentina Rafal Wolski è stato intervistato dal Brivido Sportivo. Queste le sue parole:

Rafal, partiamo dalla tua Polonia.
«Sono nato vicino a Varsavia. Mio padre Krzysztof ha sempre avuto la passione per il calcio, allena ancora nelle serie inferiori. Mia madre Joanna è casalinga. Siamo quattro figli ed io sono il secondo: due fratelli Pavel e Lukas, e una sorella, Kasia»
I primi a calci?
«A casa, fin da piccolo grazie anche a mio padre mi sono innamorato del pallone. Giocavo anche a scuola, poi a 18 anni sono andato a Varsavia nel Legia e lì ho esordito in serie A».
Da 15 mesi sei a Firenze: quanto senti di essere cresciuto?
«Molto, devo dire. Merito soprattutto di Montella. Mi segue sempre anche in allenamento, mi riempie di consigli. Così come i componenti del suo staff. Io ero arrivato in condizioni fisiche non buone, avevo problemi alla caviglia»
Com'è la tua vita fuori dal campo?
«Molto tranquilla, credetemi. Abito in zona Salviatino, da solo, ma spesso arriva dalla Polonia la mia ragazza. Con Paolina stiamo bene, ma per adesso nessun discorso di matrimonio, è presto».
Passeggiate in centro?
«Adoro questa parte di città, mi piace tantissimo Ponte Vecchio però vado anche al Piazzale Michelangelo. E poi ci sono le cene: la bistecca è troppo buona. Vado spesso a cena al Giuggiolo e all’Open».
Il compagno con il quale leghi di più?
«Tutto il gruppo dei Balcani (e scoppia a ridere, ndr)... Tomovic, Savic, Bakic, Rebic e Ilicic».
Chi era il tuo idolo da ragazzo?
«Stravedevo per Zidane. Non penso a paragoni, per carità, ma spero di avere caratteristiche vicino alle sue».
E adesso?
«Mi piace molto Iniesta. Però guardo con ammirazione i più forti, perché devo imparare dai i più bravi».
Nella Fiorentina chi scegli?
«Giuseppe Rossi, un vero fenomeno. Dovreste vederlo in allenamento». 
Il ruolo in cui senti di dare di più'?
«Non c'è un ruolo in particolare perché sto studiando... Penso di poter giocare in tutti i ruoli del centrocampo, anche esterno».
Il tuo sogno?
«Intanto esordire nella nazionale polacca e poi giocare in Champions con la Fiorentina».
Il calcio polacco com'è ?
«Non eccezionale... Quello italiano è molto più difficile soprattutto dal punto di vista tattico».
Se non tu fossi diventato un giocatore che avresti voluto fare?
«Non lo so proprio perché il mio grande desiderio, fin da bambino, era quello di diventare un calciatore».
Cosa chiedi a questa stagione?
«Ho tanta voglia di giocare dall'inizio e magari segnare qualche gol per aiutare la Fiorentina».
E al futuro?
«Vorrei restare tanti anni a Firenze, ho fatto bene a gennaio a rimanere. Ora possiamo vincere la coppa voglio questo trofeo. Poi ho capito quanto tengano i fiorentini alla Coppa Italia, manca da troppi anni ormai…». 
E in Primavera hai visto qualche nuovo Wolski...?
«Di sicuro mi sono accorto che ci sono tanti giovani interessanti. Il settore giovanile della Fiorentina ha ricambi assicurati».