BAY-FIO, I più ed i meno del match di oggi
Questi i “più” ed i “meno” in casa Fiorentina al termine dell’amichevole di questo pomeriggio a Zell am See contro il Bayer Leverkusen:
I PIÙ
ZARATE: dopo poco più di 10’ impegna severamente Leno con un missile terra-area neutralizzato in angolo. È nettamente il giocatore più in forma di tutta la rosa della Fiorentina e lo fa vedere: corre più di tutti e anche sui calci piazzati si rende sempre molto pericoloso. Si annuncia essere uno dei protagonisti più importanti dell’inizio di stagione della squadra viola.
CHIESA: gioca in buona scioltezza nel nuovo ruolo che Paulo Sousa ha disegnato per lui in questi primi giorni di ritiro in Austria. Il figlio d’arte mostra ottima personalità e, nonostante la sequenza di legnate (non ravvisate dall’arbitro) che si becca fin da inizio gara, Chiesa sa galleggiare piuttosto bene tra il reparto offensivo ed il centrocampo. Viene sostituito a metà del primo tempo per dare spazio a Mati Fernandez nella medesima zona di campo.
B. VALERO: viene fatto giostrare come “pivot” davanti alla linea difensiva (contrariamente a quanto era stato abituato a fare negli ultimi mesi) ma la risposta dello spagnolo è estremamente convincente. Il numero 20 recupera tantissimi palloni e spesso quando c’è spazio si propone anche con efficacia in proiezione offensiva. Nella ripresa, Ramalho gli toglie la gioia del gol salvando sulla linea di porta.
KALINIC: il croato sembra già in forma, nonostante una manciata di allenamenti con i compagni di squadra dopo le meritate ferie post-Europeo. Il numero 9 svaria su tutto il fronte d’attacco e dimostra di intendersi molto bene con Giuseppe Rossi (una notizia da sogno per Pepito), soprattutto quando dopo appena 10’ dal suo ingresso in campo scaraventa alle spalle di Ozcan la rete che riapre i giochi.
I MENO
BABACAR: inizia abbastanza bene la prima frazione, proponendosi in attacco e facendo valere il proprio fisico sullo scorbutico Toprak ma finisce per perdersi nei meandri della retroguardia dei tedeschi. Sousa lo richiama continuamente e si arrabbia ogni qual volta il senegalese sbaglia il controllo del pallone. Dopo la gara di Cesena, ancora una mezza occasione sprecata per lui.
GILBERTO: dalla sua parte la Fiorentina sceglie (quasi scientemente) di non attaccare mai ed il motivo è piuttosto semplice da capire. Il brasiliano non si trova molto a suo agio nella linea a quattro di centrocampo e raramente si propone nelle sortite offensive. Sousa nel corso del primo tempo lo richiama senza sosta ma il terzino sembra costantemente in difficoltà. In quella zona di campo però - in attesa dei colpi di Corvino - continuano a non esserci vere alternative.
BAGADUR: il centrale croato è l’unico ricambio difensivo che Sousa può operare nel corso della ripresa ma finisce per entrare subito nella lista dei “cattivi” in occasione della rete di Kampl che chiude i giochi a 10’ dal termine. Una prestazione nel complesso da rivedere.