.

CORTINA, La notte si tinge di viola

di Matteo Magrini

Sinisa il duro. Dicevano. Certo, in allenamento e nello spogliatoio il mister si fa sentire ma chi pensa di avere a che fare con un sergente di ferro si sbaglia di grosso. Mihajlovic è stato calciatore e sa bene che il ritiro viene vissuto dai giocatori come un lungo sacrificio.

Ecco perchè ieri, oltre a concedere una mezza giornata di riposo, ha permesso al gruppo una serata nella Cortina by Night. Mica niente di eccezionale (anche volendo sarebbe difficile lasciarsi andare) ma qualche ora (fino a mezzanotte e mezza n.d.r) in libertà nei pochi locali "vivi" in queste serate dolomitiche. Senza contare gli spuntini, con contorno di patatine fritte, che  sono la normalità per i più, ma non per gli atleti.

Capita allora di vedere Frey a cena con Babacar, Papa Waigo e il giovane portiere Miranda. Come dire, tutti fuori col fratello maggiore. E ancora Mutu, Ljajic, Natali, Seferovic, Gulan e compagnia cantante. Tutti assieme sotto l'ala dei senatori. Un modo per cementare ancor di più un gruppo che raccontano granitico.

Poi, al richiamo del pulmino, tutti in albergo. Con un'ora di ritardo sull'orario previsto. Niente paura. Il tutto è stato concesso da mister Mihajlovic che ha posticipato il coprifuoco dalle 23.30 alle 24.30. Bastone e carota, è questo il "Metodo Sinisa".