CORTINA, Pietro... il piccolo amico di Frey
Pietro è un bambino di circa cinque anni che ormai ha deciso: il suo idolo è Sebastien Frey. Non c'è gara: altro che Montolivo, altro che Gilardino (in verità Pietro porta con se anche la maglietta del gila, ma Alberto non è quell'allegrone che servirebbe a conquistare il cuore di un bambino...) E invece vuoi mettere quel faccione simpatico di Seba, l'accento francese che non tradisce mai, con quei capelli disegnati dal vento...come fa a stare antipatico uno cosi? Da parte sua il portierone francese sa, che quando esce per fare foto e firmare autografi, Pietro è lì che lo aspetta aggrappato alla transenna. Dietro di lui la madre, una bella signora bionda, la sorella Martina, che lo reggono e lo aiutano a farsi vedere (Pietro è ancora piccolo), finchè non arriva l'amico Seba che ha occhi solo per lui. Si consuma così una delle storie più belle del ritiro di Cortina, una complicità genuina, innocente, e per questo ancora più bella. Un campione che è felice solo quando sta tra la sua gente (possibilmente vestita di viola), ed un bambino che è contento solo quando riceve la carezza del suo idolo. Beninteso, Frey ha un'attenzione per tutti i bambini, ma con Pietro è diverso, Pietro è sempre lì, Pietro è il tifoso di Frey per definizione. E dove lo ritrova Frey un tifoso simile? Il rischio è se Seba Frey se ne andasse lontano dalla Fiorentina. Chissà se in quel caso Pietro resterebbe ancora tifoso viola, oppure seguirebbe il suo idolo chessò...alla Roma? Mamma mia, meglio non pensarci...