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FIORE-BORGO 17-0, I più e i meno in casa viola

di Redazione FV

Questi i più e meno in casa viola di Fiorentina-Borgo:

I PIÙ

SIMEONE: Il Cholitois on fire”. Dopo il poker di mercoledì contro il Val di Fassa Team, l’argentino quest’oggi si ripete con un’altra prestazione scoppiettante, dove nei 45’ che Pioli gli concede realizza tre gol svariando su tutto il fronte offensivo e sfruttando al meglio tutte le palle che gli vengono recapitate. È decisamente il fattore in più che un anno fa di questi tempi, tra un mal di pancia di Kalinic e una bizza di Bernardeschi, è mancato nel ritiro di Moena.

DABO: il francese, anche se si tratta semplicemente di un’amichevole, sembra avere la percezione di cosa voglia dire indossare la maglia numero 10. Battute a parte, l’ex Saint Etienne dimostra di aver fatto dei progressi evidenti in pochi mesi anche sotto il piano della tecnica, grazie a controlli di pallone molto più educati e conclusioni di prima al volo precise. Al netto della pochezza a tratti imbarazzante dell’avversario, dalle sue parti non si pass

MONTIEL: lo spagnolo nella sua seconda uscita dimostra di avere ancora una volta dei numeri interessanti. Da applausi la sua rete dell'11-0 (staffilata sotto la traversa) così come il gol del 12-0 nato da una sua serpentina al bacio su tre avversari in un fazzoletto di terra per la testa di Saponara. Da settembre il classe 2000 sarà in Primavera e, in attesa che metta su qualche muscolo, verrà tenuto sotto stretta osservazione da Pioli.

VLAHOVIC: dopo la prova tutta da rivedere contro il Val di Fassa, oggi il giovane serbo si prende la scena da assoluto protagonista nel corso della ripresa con il Borgo, siglando una bella tripletta e dimostrando tenacia e cattiveria in tutte le azioni che lo vedono protagonista. Sul piede sinistro niente da dire, la qualità abbonda. C'è ancora però da lavorare sul destro, come ammesso dallo stesso centravanti. Ma per il momento, basta e avanza.

I MENO

BENASSI: ancora una volta, poca roba. O almeno, molto meno di quanto ci si possa attendere da un giocatore con le sue qualità. L’ex Toro (chissà, forse distratto dalle voci di mercato sul centrocampo viola?) si fa vedere poco nella porzione di gara che Pioli gli concede contro il Borgo, eccezion fatta per un taglio di prima che permette a Simeone di andare docilmente in gol. È lecito, però, aspettarsi di più.