.

GILARDINO, E ora la Scarpa d'Oro

di Marco Conterio

Il 2008 è stato l'anno di Alberto Gilardino. Il 2009, dice lui, lo sarà altrettanto. "I primi sei mesi del 2008 ho avuto difficoltà, poi sei mesi dove ho fatto bene, ho potuto giocare con continuità ed è andato tutto per il meglio. Ho trovato la fiducia di tutti, quindi mi sto esprimendo al massimo. Non voglio parlare di riscatto nè di rinascita, sono rimasto sempre un grande professionista che ha lavorato sempre anche nei momenti di difficoltà cercando di migliorarmi, anche quando andavo in panchina".

Un Gilardino cresciuto? "Ho avuto la fortuna di fare parecchie esperienze, in molte squadre, che mi hanno dato la possibilità di maturare secondo diversi punti di vista".

Il ricordo più bello del 2008. "La nascita di mia figlia è stata un'emozione grandissima, nei momenti difficili ho avuto l'opportunità di passare i momenti più belli. Il più brutto? Non c'è stato, Palermo è un episodio che può succedere, non ho dato molto peso alle critiche ricevute, non c'è stato nessun tipo di problema. In quel momento preciso mi sono sentito di fare così, cercavo di fare gol di piede".

Sull'esperienza viola. "Sono entusiasta per quello che ho dato alla Fiorentina in questi sei mesi con cui ho giocato con questa maglia. Volevo fare questo, sapevo che non era facile, venivo da un periodo dove non giocavo e non avevo molta fiducia, ma dentro di me ho cercato di ritrovarmi cercando di fare le cose per bene, sapendo che le cose vengono se giochi bene".

Sul rapporto con Prandelli. "Al Milan si lavora e si è sempre lavorato. Qui si lavora in un'altra maniera, forse a me dà molto beneficio e sono felice di questo. Con il mister facciamo un lavoro tattico che aiuta molto la squadra e la fase offensiva".

Scarpa d'oro? "Ci penso, sicuramente, 17 reti complessive e non siamo neanche a metà stagione... E' tutto possibile, mi sono posto deli obiettivi e voglio cercare di dare il massimo per questa società e per questa città. Cercherò di lavorare tanto in questi giorni per migliorare".

Sulla classifica. "Abbiamo tanti margini di miglioramento, siamo qui per migliorare fisicamente e tatticamente, abbiamo la fortuna di lavorare 10 giorni prima che inizi il campionato. Cecheremo di ritrovare la forma migliore dopo questi dieci giorni di riposo".

Su Pazzini. "Siamo professionisti, è normale che sia in allenamento sia in campo tutti diano il massimo. Sarà lui a decidere con società e procuratore, se posso dargli un consiglio lo farò ma sarà lui a decidere".

Sul trequartista. "E' una situazione già provata, Jovetic può essere un trequartista, ha tutte le caratteristiche per farlo, ha grandi qualità ma bisogna lasciargli tempo per crescere. Può fare grandi cose, ma è ancora molto giovane".

Sul tandem con Mutu. "Con lui ci siamo ritrovati subito bene, non è stato difficile ritrovare la fiducia di entrambi, speriamo di dare ancora tante gioie ai tifosi fiorentini".

Su Beckham. "E' un giocatore che è stato ed è un grande, per quello che ha fatto in carriera, il Milan in questi sei mesi valuterà cosa decideranno poi, è indiscutibile la sua bravura".

Su Adriano. "Sono situazioni talmente personali e singolari che è difficile poter dare da lontano suggerimenti e consigli, ha avuto un buon inizio di stagione e non capisco perché non possa rinascere. Certo, a me il cambiamento è servito molto, in positivo, per tanti fattori".