I PIÙ E I MENO, Simeone e Chiesa sugli scudi. Hugo...
I PIÙ
SIMEONE Si sta impegnando per migliorare il numero dei gol della scorsa stagione e il risultato sembra già vedersi. Quattro reti sono un buon biglietto da visita per il primo test stagionale nonostante un palo e qualche piccolo errore sotto porta soprattutto all'inizio. Poi prende confidenza con il pallone e non si ferma più
CHIESA il più dinamico dei suoi. Certo si sono visti pregi e difetti dello scorso anno (a volte è poco concreto) ma vederlo palla al piede che salta l'uomo, pur se parliamo di dilettanti, è sempre un piacere. La selezione della Val di Fassa non sarà un test attendibile appunto ma il suo gol, fatto quasi tutto da solo, strappa applausi, così come l'assist per Simeone e le sue giocate. A proposito, dopo averlo visto sempre a sinistra, stasera Pioli lo ha lasciato a destra.
MONTIEL Le doti fisiche non sono certo il suo punto di forza ma la velocità e un piede educato sì. Schierato esterno destro nella ripresa in una squadra non abituata a giocare insieme come invece la formazione del primo tempo, fa vedere sprazzi di qualità e qualche errore: sa tenere palla nonostante lo sovrastino, fa un gol e prende un palo. Una menzione positiva dunque per la mezz'ora giocata, ma solo come attestato di fiducia per il futuro.
I MENO
VITOR HUGO Fa il primo gol stagionale della Fiorentina e sembra promettere una grande prestazione ma poi fa un paio di errori che, contro una squadra di dilettanti, non è possibile fare. E se lo stacco di testa dunque merita applausi, perdere palla dalle sue parti così pericolosamente nelle pochissime occasioni in cui gli avversari sono saliti abbassa la media.
VERETOUT Il francese parte bene ma la posizione in cui Pioli lo fa giocare, ossia centrale, non è certo quella che più esalta le sue caratteristiche, anche se con questi voti siamo costretti a cercare il pelo nell'uovo. Metterlo a fare il regista comunque significa sacrificare gli inserimenti e soprattutto i gol. È quel che si dice fare di necessità...Veretout.
SOTTIL Tanto fumo, poco arrosto per il figlio d'arte. Ma la nota di demerito va data solo perché, tra i giovani e le riserve della ripresa, era quello più atteso. La qualità c'è ma poi si perde quando entra in area e alla fine il tiro più importante lo ha fatto da posizione centrale (traversa). Se Pioli lo riprende spesso un motivo ci sarà. L'impressione insomma è che per essere da Fiorentina l'esterno debba ancora dare di più. I meno, ben inteso, non devono essere intesi come bocciatura (impossibile giudicare da questo test) ma uno stimolo.