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MONTOLIVO, Per me il 4-3-1-2 è l'ideale

di Marco Conterio

Fabio Capello augura a Riccardo Montolivo di non essere come l'ultimo Gerrard. Come quello di "prima", lei sogna sempre di diventare? "E' un modello da seguire sul punto di vista calcistico, è il migliore, su quello che è successo non mi esprimo".

Un bilancio del 2008. "E' un bilancio positivo, la squadra ha grande voglia di lavorare, grande entusiasmo, ci ha sempre dato grandi frutti, siamo molto carichi".

Sul futuro viola. "Possiamo arrivare tra i primi quattro posti del campionato, continuando nella crescita degli ultimi mesi ci possiamo arrivare".

Da Prandelli tanti elogi. "Ringrazio il mister per le parole spese nei miei confronti, spero di poter diventare così importante, l'obiettivo è quello di continuare così. La differenza rispetto all'inizio è soprattutto fisica, il campo ora mi sembra quasi più piccolo".

Montolivo uomo in più? "Quando sto bene, riesco a dare un grosso contributo alla squadra, cerco sempre di mettere le mie qualità a disposizione del gruppo prima di pensare a me stesso".

Sul nuovo modulo. "Ora mi trovo meglio con il nuovo modulo, pià vicino a Mario, o alla mezzapunta, ho meno lavoro da fare, mi aiutano di più in tutte le fasi".

Sulla mediana viola. "Centrocampo davvero completo, Almiron, Donadel e Gobbi sono giocatori davvero importanti per noi, hanno grandi qualità".

Montolivo trequartista? "Io trequartista? Penso di poterlo fare anche io, giocare spalle alla porta non è adatto alle mie caratteristiche, ma penso di poterlo fare".

Un augurio per il 2009. "Vorrei continuare sulla falsa riga degli ultimi mesi nel 2009, prima degli obiettivi nazionali spero di andare in Champions con la Fiorentina".

Quale competizione è più difficile tra Uefa e corsa Champions? "Siamo arrivati in fondo in entrambe le competizioni, quarti in campionato è dura, in questi anni abbiamo dimostrato di avere grande continuità".

Oggi le punizioni le hanno tirate solo Mutu e Jovetic... "Sono stanco dei primi lavori, se posso evitare qualche lavoro, come calciare le punizioni, è meglio".