.

TOMOVIC, Ljajic voleva tornare in viola. Il Torino...

di Redazione FV

Nuova conferenza stampa in casa Fiorentina. A prendere la parola dinanzi ai media oggi è il difensore Nenad Tomovic, ormai un veterano della squadra gigliata.

Sulla difesa a tre o a quattro: "Io sono nato come centrale a quattro, ma da quando sono arrivato in Italia sono stato impiegato spesso terzino destro. Ultimamente mi trovo bene anche in una difesa a tre, la mia duttilità può essere utile". 

Sull'interesse del Torino: "Non ho parlato di questo né col Torino né con la Fiorentina né col mio procuratore. Per adesso sono solo chiacchiere".

Sul futuro: "Ho rinnovato con la Fiorentina pochi mesi fa e la mia volontà è restare qui. Mi fa piacere che altri club abbiano pensato a me, Mihajlovic è un allenatore che conosco e stimo, ma io sono concentrato solo sui viola".

Sulla passata stagione: "Non riesco a darmi un voto, ma ho fatto tre ruoli e penso di aver fatto bene. Il giudizio lo devono dare allenatore e società. La squadra ha avuto alti e bassi, dobbiamo migliorare da questo punto di vista".

Sui nuovi giocatori: "Sia i nuovi acquisti che i giovani rientrati a Firenze dal prestito sono molto volenterosi. Diks mi ha colpito, spinge molto sulla destra e si sta inserendo bene nella nostra squadra. Sta provando anche a imparare l'italiano e questo è un ottimo segnale".

Su Ljajic: "L'ho sentito un paio di volte quest'estate e mi ha detto che la sua volontà era quella di tornare a Firenze, ma non dipendeva da lui. Sicuramente ci avrebbe dato una mano".

Ancora sulla scorsa stagione: "Eravamo partiti benissimo, ma il mercato poi ha influito su tutti noi. Se ne parlava troppo e forse questa può essere una spiegazione del nostro calo. Quest'anno vogliamo che sia solo il campo a parlare".

Su Rossi: "E' un fuoriclasse. Lo vedo bene, sereno e concentrato. Spero che rimanga in viola non solo quest'anno, ma anche in futuro. E' un'arma in più per la Fiorentina".

Su Tello: "Mi piacerebbe se tornasse. Si era adattato bene al nostro calcio e ci farebbe ancora comodo".

Sul suo ruolo da leader: "Non mi sento un leader, ma vista la mia esperienza mi sento in grado di dare aiuto ai giovani. Sono uno che parla poco e lavora tanto. Mi piace quando i miei compagni più giovani applicano in campo i miei suggerimenti".