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VIOLA A MOENA: PRIMO GUIZZO DI EYSSERIC, PRIMO KO PER CHIESA. E VLAHOVIC...

di Luciana Magistrato

Primo giorno a Moena per la Fiorentina e il grande assente è subito Federico Chiesa. Ma nessun allarme per carità. Federico è sbarcato in Trentino insieme a tutto il gruppo poco dopo le due, selfie e sorrisi con dei piccoli tifosi poi in albergo la sorpresa di qualche linea di febbre. Il pensiero va subito alla scorsa estate tra certificati medici di stress e di gastroenterite ma stavolta la febbre sembra reale, anche se Chiesa rimane il giocatore viola più corteggiato sul mercato. Lavoro a parte e dunque assente all'allenamento anche Laurini, secondo un piano già programmato, ai quali quasi nel finale della partita si è aggiunto anche l'attaccante Vlahovic, costretto ad uscire per la caviglia dolorante dopo uno scontro di gioco. L'entusiasmo della squadra -con poche facce nuove - è lo stesso, così come anche Pioli sembra voler puntare sul 4-3-3, almeno queste le indicazioni della partitella a campo ridotto,  quando la squadra divisa in due gruppi si è schierata appunto così da entrambe le parti. Lafont, Venuti, Pezzella, Hugo, Hacko, Saponara, Veretout, Benassi, Sottil, Vlahovic ed Eysseric da una parte, Brancolini, Petko, Olivera, Diks, Biraghi, Beloko, Dabo, Meli, Thereau, Simeone, Gori dall'altra con Saponara provato nel centrocampo a tre con Veretout e Benassi, forse l'ultima chance per trovare spazio in questa nuova (nelle intenzioni più che nella pratica per ora) Fiorentina. Il primo gol moenese? Strano a dirsi ma di Eysseric, anche perché il vice di Pioli, Murelli, in versione arbitro, ha annullato la precedente rete a Gori.