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144 GIORNI DOPO

di Tommaso Loreto

144 giorni dopo, forse, ci risiamo. L'annuncio del rientro in gruppo di Mario Gomez arriva al termine di un report medico da incubo, con Aquilani, Ambrosini e Rebic che si aggiungono agli altri infortunati. Il ritorno del tedesco, però, oltre ad essere la notizia più attesa, rappresenta anche l'aspetto più positivo per Vincenzo Montella che presto potrà contare su un pezzo da novanta in attacco.

Era del resto il 14 settembre l'ultima volta in cui il tedesco si allenò con il gruppo. Vigilia e rifinitura di Fiorentina-Cagliari, gara infausta, nella quale non solo Mario Gomez si procurò la lesione di 2° grado del legamento collaterale del ginocchio, ma i viola nemmeno vinsero con tanto di amara polemica arbitrale ed esplosione di Pizarro annessa. Oltre quattro mesi, un'infinità di settimane in più rispetto alla prima diagnosi (6/7 settimane il primo responso ufficiale) per riavere finalmente Gomez in gruppo.

Da mercoledì servirà ancora ulteriore tempo, ovviamente, ma adesso finalmente è possibile immaginare anche il ritorno prima tra i convocati, poi tra i disponibili ad andare in campo. Gomez avrà tre giorni per essere chiamato contro l'Atalanta (gara in programma sabato 8), eventualmente potrà rimandare una convocazione al ritorno di Coppa Italia contro l'Udinese (11 febbraio al Franchi) oppure potrà decidere di attendere l'Inter, sempre di sabato, sempre al Franchi, il 15 febbraio. Prevedere in quale delle tre gare Gomez potrà tornare oggi conta il giusto, di certo meno della notizia del suo ritorno agli allenamenti in gruppo 144 giorni dopo l'ultima seduta sostenuta al centro sportivo.