15 MESI DOPO
Sono i reduci dallo scorso mercato estivo di Corvino, coloro i quali erano arrivati nel primo anno "bis" del direttore tecnico di Vernole. Sanchez, Cristoforo e Maxi Olivera che, si diceva, avevano incontrato sul loro cammino tutti i problemi di uno spogliatoio alla deriva senza che il tecnico facesse più di niente. Una stagione più tardi i tre sono ancora ai margini del gruppo di Pioli, utilizzati con il contagocce e inevitabilmente più prossimi ai giudizi (per lo più negativi sulle mosse di Corvino) di altri elementi della rosa.
Insieme collezionano più o meno 7 ore di gioco, poco più di due ore di media cadauno sulle 18 ore totali fin qui giocate, anche se il colombiano è quello che ha giocato di più. Tutti e tre apparsi subito a San Siro contro l'Inter (Sanchez 90 minuti come Maxi, per Cristoforo 35) salvo finire a lungo in panchina con le uniche apparizioni sparse tra Atalanta, Crotone, Verona, Benevento. Di tutti Cristoforo quello che ha giocato meno (48 minuti), poi Olivera (156) infine Sanchez (223).
Numeri che testimoniano ben altre scelte effettuate da Pioli che ha decisamente puntato sui più nuovi Benassi e Vertout piazzandoli accanto al senatore Badelj. Valutazioni che presto potrebbero anche spingere la Fiorentina a valutarne la cessione seppure i riscatti abbiano avuto il loro peso nel bilancio dell'anno scorso. Ma soprattutto elementi sui quali è evidentemente complicato riporre fiducia. Se qualche somma si può tirare, questa sembra essere la più scontata per tutti e tre i sudamericani. Anche a distanza di quasi 15 mesi dal loro arrivo a Firenze.