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2 NUOVI PREGI, 2 VECCHI DIFETTI E 2 GOL CHE BRUCIANO

di Giacomo A. Galassi

È una Fiorentina che torna ferita dalla trasferta di Sassuolo. Lo si è sentito chiaramente nelle dichiarazioni post-partita di Italiano e Pradè, ma è inevitabile sia così dopo la montagna russa emotiva vissuta al Mapei Stadium. La squadra di mister Italiano però può continuare il suo percorso di crescita, che passa anche da sconfitte dolorose come quella di Sassuolo se si riesce ad imparare dai propri errori, una cosa che la formazione gigliata ancora fatica a fare se pensiamo ai simili epiloghi di Empoli e Sassuolo, due partite diverse per sviluppo ma non per risultato: 0 punti per la Fiorentina e tanta amarezza.

È il primo vecchio errore commesso dai viola, il secondo non può che essere quello relativo alle espulsioni, diventate ormai un vero e proprio caso per la Fiorentina. Sono già 10 in stagione, nessuno in Europa come la squadra di Italiano. Un dettaglio non da poco sul quale il tecnico viola dovrà lavorare se vuole avere chance di arrivare in Europa al termine della stagione.

Per due vecchi errori commessi al Mapei Stadium, però, ci sono altrettanti nuovi pregi emersi da Reggio Emilia. Il primo è quello di aver dimostrato lo stesso atteggiamento delle scorse partite anche con una formazione totalmente stravolta in vista della Juventus. Ikoné comincia ad entrare nei meccanismi di Italiano, Castrovilli sembra un altro giocatore rispetto a quello visto nella prima parte di stagione.

Tutti dettagli che non possono che far guardare al futuro con più positività. Anche perché - l'altro nuovo pregio - la Fiorentina sembra aver (ri)trovato continuità in attacco. Non tanto negli uomini, visto che a segnare stavolta è stato Cabral, quanto nel ruolo: quello della prima punta che dopo Vlahovic era diventato il ruolo più scottante d'Italia. Piatek-Cabral per ora sembrano in grado di non far rimpiangere del tutto l'asso serbo, mercoledì però ci sarà il test più importante: contro la Juventus sarà il primo round di una sfida che promette scintille.