200 DI QUESTI GIORNI
E fanno duecento. Saranno duecento panchine in viola, quelle di Prandelli, sabato sera all'Olimpico. E saranno altre duecento partite da direttore sportivo gigliato per Pantaleo Corvino. Luogo prescelto: stadio Olimpico di Torino. Come dire che il destino non sceglie mai a caso. Sabato sera a sfidarsi non saranno soltanto Juventus e Fiorentina, e non necessariamente lo faranno 11 giocatori contro 11 avversari. Perchè di sfide, Prandelli e Corvino, ne hanno già vinte tante. Ma altrettante ci auguriamo ne possano superare. Il tecnico, poggiando su un piedistallo quel trofeo che agogna e merita, il direttore sportivo scovando nuovi talenti che diano future certezze alla Fiorentina.
E non è un caso, nemmeno questo, se allora Corvino a Torino non ci potrà essere. In partenza per il Sudamerica, il diesse gigliato seguirà dal vivo alcuni nomi segnati ormai da tempo sul proprio taccuino. Munoz è probabilmente il primo in cima alla lista delle preferenze, ma le alternative non mancano. Restando in Argentina, su Salvio del Lanus per esempio, o spostandosi in Brasile per seguire da vicino Neymar.
Da parte sua, Prandelli, cercherà di ripetere l'impresa clamorosa di due stagioni fa. Papa Waigo e Osvaldo realizzarono un sogno, Saccani, lo scorso anno, materializzò un incubo con un arbitraggio a dir poco scadente. Con il rigore subito da Stevan Jovetic, e un gol annullato a Gilardino, che ancora gridano vendetta. Probabilmente, il mister gigliato, non cambierà molto rispetto alla Fiorentina vista recentemente. Difficile immaginarsi una viola a trazione anteriore con Jovetic, Mutu e Gilardino, molto più plausibile che (con il dubbio per le condizioni di Vargas) sia Gobbi il prescelto per prenderne il posto, lasciando aperta una nuova staffetta fra Mutu e Jovetic.