3 TIRI, 3 GOL, 3 PUNTI
La Fiorentina è andata in rete per l'ottava partita di Serie A consecutiva, miglior striscia per i viola nel massimo campionato da dicembre 2017 con Stefano Pioli in panchina (10 gare in quel caso). Il tanto decantato problema del gol, dunque, va analizzato in maniera più specifica. La Fiorentina segna con regolarità, ma non riesce a farlo in modo continuativo con le punte. Sono 10 le reti messe a segno finora dalla squadra, ma solo 2 quelle degli attaccanti (Kouame a San Siro, Vlahovic contro la Samp) che per altro non hanno portato punti.
Problema tattico o di esperienza? La domanda sorge spontanea, considerando le punte di ruolo a disposizione (Cutrone, Vlahovic, Kouame). La soluzione invece la dovrà trovare mister Iachini. Perché se è vero che da una parte i gol di centrocampisti e difensori risultano da sempre fondamentali per la percentuale di vittorie, dall'altra appare assai scontato sottolineare come una certezza in termini di finalizzazione in mezzo all'area sia indispensabile alla lunga per le sorti di una stagione. A maggior ragione in un'annata particolare come questa in cui il fattore casa/trasferta è praticamente azzerato.
Una squadra cinica. Frase (inflazionata) usata comunemente per indicare una squadra che massimizza le (poche) occasioni create. Cinica, lo è stata la Fiorentina contro l'Udinese ieri al Franchi: i viola - secondo le statistiche ufficiali - hanno infatti segnato tre gol con gli unici tre tiri nello specchio tentati nel match. Una virtù, quella del cinismo, che però non deve radicarsi troppo a fondo nel tessuto di una squadra che ancora ha evidenti difficoltà di manovra, soprattutto da metà campo in su.
Non ci sarà sempre Castrovilli, che ha segnato quattro gol in questo campionato in cinque presenze, una marcatura in più di quante realizzate nella scorsa Serie A in 33 partite. E non ci saranno sempre Milenkovic o Biraghi (dall'inizio dello scorso campionato, solo Gosens dell'Atalanta ha servito più assist di lui - 10 a 9 - fra i difensori in Serie A). Insomma, servono nuove idee là davanti. Il tempo per lavorare c'è, i tre punti conquistati dal Franchi permettono di respirare. E di cercare soluzioni utili per non far sembrare spaesati gli attaccanti viola e colmare le lacune. Il tutto, a prescindere, ripartendo sempre da i due nomi che più di tutti possono accendere il reparto: Ribery e Callejon.