.

3800 CHILOMETRI DOPO

di Andrea Giannattasio

Provare a dire che la Fiorentina affronterà la Sampdoria con una rosa quasi al completo, di questi tempi, può apparire quasi un'eresia. In fondo però, a giudicare dal recupero ormai testato di Ilicic e quelli consolidati di Pizarro ed Ambrosini (l'ex Milan è ancora in dubbio ma una sua eventuale assenza sarebbe solo per scongiurare un'eventuale ricaduta), nell'infermeria viola restano ancora ai box Mario Gomez (sulla carta l'ultimo turno di campionato in cui il bomber tedesco non sarà almeno tra i convocati) ed il lungodegente Hegazy, il cui ritorno avverrà nei prossimi mesi. Pochi problemi di formazione, quindi, per Vincenzo Montella, che grazie all'ampio turnover messo in pratica in Romania contro il Pandurii potrà schierare contro la Samp una squadra sostanzialmente riposata. Ma poi mica tanto.

Quello contro i blucerchiati rappresenta l'ultimo ostacolo di un tour de force drammatico iniziato il 20 ottobre con il 4-2 rifilato alla Juventus: da quello storico giorno, la Fiorentina ha giocato altre cinque gare in meno di tre settimane, numeri che hanno messo a dura prova testa e muscoli dei gigliati. Tanto per snocciolare due numeri che rendono bene l'idea del massiccio sforzo prodotto dai viola in queste ultime settimane, tra trasferte in treno, pullman ed aereo, la truppa di Montella da dopo la vittoria sui bianconeri ha percorso circa 3.800 chilometri in un arco di tempo di tredici giorni, passando dalle tiepide Verona e Milano alla fredda Cluj. Dietro l'angolo adesso, per alcuni, c'è la sosta ma prima del meritato riposo c'è l'ostacolo Samp: una gara fondamentale per le ambizioni della Fiorentina, che vuole chiudere al meglio un mese di fuoco per sognare ancora la Champions League.