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4-2-3-1 O 4-3-3? QUESTO È IL DILEMMA. MA LA RISPOSTA ARRIVA DAL MERCATO

di Jacopo Massini

Il calciomercato della Fiorentina tarda a sbloccarsi, con i nodi Amrabat e Igor che restano ancora da sciogliere. Oltre a ciò, la società viola negli ultimi giorni sembra aver dato priorità ai portieri, dopo una fase iniziale in cui aveva adocchiato varie soluzioni per il reparto offensivo.

Inevitabilmente però la Fiorentina, al di là dell’ordine in cui deciderà di agire sul mercato, dovrà intervenire anche e soprattutto sul centrocampo. Amrabat partirà per un’offerta ritenuta all’altezza, Bianco lascerà Firenze in prestito e anche Duncan sembra sulla lista dei partenti. Una situazione che al momento vede dunque Mandragora come unica certezza e Castrovilli come jolly da utilizzare davanti alla difesa. Giusto ricordare ovviamente anche Bonaventura e Barak, ma se Italiano dovesse proseguire con il 4-2-3-1 allora questi ultimi giocherebbero senza dubbio nella posizione di trequartista (a cui si è aggiunto Sabiri come alternativa). E da qui la domanda: ma Italiano giocherà con il 4-2-3-1 o tornerà al 4-3-3?

Una domanda che trova una risposta solo guardando al calciomercato e dunque alla forma che Pradè e Barone, in sintonia con l’allenatore, vorranno dare alla Fiorentina 2023/2024. Ad oggi tra i nomi usciti per il centrocampo quello più caldo è quello di Hjulmand del Lecce, per il quale Corvino non farà di certo sconti. Ma anche se non dovesse arrivare il danese, l’identikit del centrocampista richiesto da Italiano è proprio questo, cioè più muscoli che palleggio. Una richiesta che suggerisce come il mister voglia ripartire ancora una volta dal 4-2-3-1 nella prossima stagione, con una mediana che fungerà da diga per una difesa che in questa stagione si è fatta infilare in contropiede troppo spesso. Più defilata ad oggi la pista che porta a Maxime Lopez, decisamente più "leggerino" e bravo in fase di impostazione anziché di rottura.