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65 ORE DI FUOCO SULLA FI-PI-LI

di Dimitri Conti

Partenza da Firenze, una ventina di chilometri scarsi e si arriva all'uscita di Empoli Est, quella buona per lo stadio Castellani. Una strada che i frequentatori della principale extraurbana toscana, la FI-PI-LI, conosceranno alla perfezione e che sembrava quella buona per chiudere al meglio anche il mercato estivo della Fiorentina. Negli ultimi giorni, però, qualcosa su questa tratta si è incrinato, infuocato e inceppato. Proviamo a ripercorrere punto dopo punto quanto successo nell'ultima settimana di trattative tra viola e Empoli, con particolare attenzione ai giorni conclusivi, a 65 ore (tra martedì sera e il primo pomeriggio di ieri) decisamente accese e ricche di avvenimenti.

Il punto di partenza è Nedim Bajrami: nel mirino della Fiorentina da mesi, il fantasista albanese classe '99 è stato segnalato a più riprese vicino ai viola, con l'inserimento nella trattativa dei profili di Christian Kouame e di Szymon Zurkowski, di fatto dal momento del suo rientro a Firenze promesso sposo degli azzurri toscani. A modificare lo scenario, però, la contemporanea chiusura dell'affare con l'Hellas Verona che ha portato alla Fiorentina il ceco Antonin Barak, se non un doppione di Bajrami, quasi.

L'abbandono definitivo di Bajrami risale a tre giorni dalla fine delle trattative, martedì sera, con tanto di pubblicazione sui canali ufficiali gigliati della conferma di Kouame voluta e cercata da un sorridente Commisso. Una situazione che non è andata troppo giù al club di Corsi, pronto ad accogliere oltre a Zurkowski anche l'ivoriano e costretto invece a fiondarsi di fretta e furia su Pjaca come alternativa. Una situazione simile si è ripetuta poi anche per il centrocampista polacco, con altri due elementi presentatisi sulla carreggiata della FI-PI-LI del mercato: Aleksa Terzic ma soprattutto Fabiano Parisi.

Pure il profilo di quest'ultimo è da mesi sui taccuini della dirigenza gigliata, che però ha preferito avanzare su altri nomi lasciando in secondo piano il profilo del laterale mancino. Il quale ha però ripreso vigore a poco meno di 48 ore dalla fine dei giochi, con tanto di dichiarazioni ufficiali del procuratore che, pur spiegando come la trattativa fosse durissima ma che avrebbero fatto di tutto per riuscire a chiuderla. Peccato che l'Empoli non fosse troppo d'accordo.

Sistemate le varie uscite di peso, e con in programma quella di Bajrami ma non di Parisi, i rapporti si sono fatti tesi. Il presidente Corsi ha chiarito un'altra volta come Parisi non fosse adesso sul mercato, specie dopo il rinnovo fino al 2025 siglato ad inizio agosto. E a nulla è valsa la controproposta last-minute della Fiorentina, che anzi ha ulteriormente acuito le distanze: per il terzino dell'Empoli i viola hanno offerto i cartellini di Zurkowski e Terzic, con un conguaglio economico giudicato "irrisorio" dalla controparte e la sensazione che fosse stato applicato un simil-ultimatum sul conto del polacco, convinto da settimane di poter tornare al Castellani.

A quel punto, è saltato il banco: le comunicazioni sono state interrotte, nessun affare è stato portato a compimento nell'estate in cui invece l'asse di mercato tra Firenze e Empoli sembrava in procinto di portare movimenti come mai prima.