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68 GIORNI DOPO: TERRACCIANO-DRAGOWSKI, LE GERARCHIE ED IL SEGNALE DA ITALIANO

di Giacomo A. Galassi

Era difficile prevederlo in estate, ma dopo i primi quattro mesi di Serie A le gerarchie per la porta della Fiorentina sembrano essersi ribaltate. Domani con il Torino tornerà il ballottaggio Terracciano-Dragowski con Italiano che però non ha ancora diramato i dubbi: nonostante il polacco partisse con i gradi del titolare inamovibile fino ad ottobre, adesso è in svantaggio rispetto a Terracciano.

L'ultima partita da titolare del portiere classe '97 risale al 3 ottobre, 67 giorni fa contro il Napoli (domani saranno 68), e da allora Terracciano si è preso il posto in porta dando quelle sicurezze che il polacco, complice un po' di sfortuna, non era riuscito a garantire.

L'unica indicazione data da Italiano risale alla partita fantasma contro l'Udinese, quando pur nell'inutilità del diramare una formazione che poi non avrebbe giocato, il tecnico viola aveva indicato ancora una volta Terracciano come titolare. Segno che per Dragowski sarà più difficile del previsto riprendersi il posto.

Ad aggiungere pepe alla questione c'è un rinnovo che non arriva e, nonostante la scadenza nel 2023, non c'è neanche alcun segnale di accordo. Il portiere si sta guardando intorno cercando di capire se può fare un ulteriore salto di qualità, la società si sta interrogando se non sia meglio puntare su un profilo che dia ancora più garanzie.

Nel mezzo Terracciano, pronto alla sedicesima partita in Serie A e forte di un rinnovo al 2023 arrivato un anno fa. La partita con il Torino comincerà a fugare qualche dubbio: quali sono le vere gerarchie per la porta della Fiorentina?