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7 GIORNI ALL'ALBA

di Tommaso Loreto

Un punto trovato anche con i nervi, in una partita parecchio elettrica, che tiene la Fiorentina in corsa pur mostrandola sotto una luce diversa. Ancora una volta, lontano dal Franchi, i viola appaiono meno debordanti, forse soltanto poco continui, ma comunque in grado di raddrizzare una domenica nata male. Anche perché le scelte di formazione segnalavano defezioni importanti, Vlahovic in primis, destinato a restare argomento gettonassimo dei prossimi giorni. D’altronde con l’arrivo della sosta si entra nell’ultima settimana di trattative e il futuro del serbo resta in cima alle priorità del club.

Lo ha chiarito lo stesso Barone, intervenuto ancora ieri a margine del match e aprendo le porte a qualsiasi scenario. “Aperti a tutto” la tesi del dg, sostanzialmente in linea con quel che la società ha sempre ribadito, ovvero la volontà di cedere il calciatore nel caso in cui non fosse arrivato il rinnovo. Così a ridosso delle recenti - ridondanti - sirene bianconere le aperture al dialogo con la Juve da parte dell’entourage del numero 9 hanno spinto i viola ad avviare le prime manovre per l’uscita dall’angolo, pena il ritrovarsi ostaggi della volontà di scegliere la destinazione bianconera nonostante le difficoltà economiche in cui versa la Vecchia Signora.

Insomma se da un lato la Fiorentina può anche prendere in considerazione la cessione di Vlahovic alla Juventus (scenario sì in linea con le convinzioni della proprietà ma pur sempre difficile da digerire a poca distanza dalla partenza di Chiesa con identico itinerario) dall’altro restano gli ostacoli economici posti dai 70 milioni richiesti, cifra ad oggi difficilmente raggiungibile dalla Juve tanto più se dovessero essere escluse contropartite come nel caso di Kulusevski. Una distanza che resta incolmabile, da gestire nel corso di 7 giorni simili sul piano nervoso a quelli di ieri a Cagliari. 

Una settimana all'alba mentre la Fiorentina deve per forza guardarsi intorno, fosse solo per valutare come intervenire nel caso di una partenza immediata del centravanti. Se il recente affondo del City per Alvarez pare cancellare un primo obiettivo diventano altre le soluzioni da rincorrere, almeno se Vlahovic deciderà realmente di derogare all’intenzione di portare la squadra in Europa come molti nello spogliatoio ancora credono. Un mosaico fatto di molte tessere e altrettante sfaccettature, necessariamente da comporre da oggi a lunedì prossimo, termine ultimo di una storia nella quale è obbligatorio tenere aperta qualsiasi opzione.