90 GIORNI DOPO: UNA NUOVA FIORENTINA PROVA IL BIS AL MARADONA
13 gennaio 2022: nel deserto glaciale di uno stadio Diego Armando Maradona praticamente a porte chiuse, Napoli e Fiorentina erano protagoniste di 120 minuti folli che si concludevano con la vittoria per 5-2 della squadra di Italiano nei tempi supplementari. Sono passati quasi tre mesi da quella partita valida per gli ottavi di Coppa Italia e la sfida che si riproporrà domenica prossima sarà probabilmente diversa, sia per l’irriproducibilità di una gara unica per espulsioni, errori clamorosi e ribaltoni improvvisi, ma anche per la trasformazione fatta dalle due squadre in questo periodo.
La prima differenza sarà il setting, uno stadio Maradona gremito e per la prima volta dopo più di due anni (e quindi per la prima volta dalla nuova denominazione) a capienza massima. Sono cambiate però anche le due protagoniste del duello: il Napoli è passato da un’altra cocente eliminazione in Coppa (contro il Barcellona) ma da un andamento costante in campionato che ha scoperto le carte sulle possibilità di scudetto della squadra di Spalletti. La Fiorentina non avrà in campo due dei protagonisti (nel bene e nel male) di quel pomeriggio di gennaio: Dusan Vlahovic, autore del gol del momentaneo vantaggio dei viola, da lì a poche settimane avrebbe salutato la comitiva di Italiano per passare alla Juventus, Bartlomjiej Dragowski, con un errore in impostazione e l’espulsione rimediata a fine primo tempo, nell’ultima col Napoli si era invece bruciato in poco meno di 45 minuti le chances per giocarsi il posto con Terracciano.
Domenica ci sarà proprio Pietro Terracciano tra i pali, a difendere la porta di una squadra che, a differenza di quanto fatto fino a gennaio, nelle ultime uscite sembra aver trovato una quadratura difensiva. Al Maradona arriverà una Fiorentina più quadrata e matura rispetto a quella naif apprezzata nel girone d'andata: replicare il 5-2 di inizio 2022 sarà comunque un'impresa, visto che i viola incontreranno una squadra ed un popolo "in missione" che inizierà dal match di domenica la volata a tre per lo Scudetto e visto che quanto è stato acquistato in solidità difensiva è stato perso davanti: con la partenza di Vlahovic, i viola hanno perso il loro finalizzatore principale. Proprio la partita di domenica potrebbe essere l'occasione per il rilancio di Krzysztof Piatek: dopo le prestazioni sotto tono contro Bologna ed Inter e la panchina contro l'Empoli, il polacco potrebbe ritrovare una maglia da titolare proprio nello stadio in cui ha segnato il primo gol con la Fiorentina. A 90 giorni di distanza, il Pistolero potrebbe essere la costante tra quella pazza sfida di metà gennaio e lo scontro di domenica.