A.A.A. DIFENSORE/I CERCASI
Non ci eravamo abbattuti per la prestazione contro il Paris-Saint Germain; non ci ha tranquillizzato quella con l'Aston Villa. Condividiamo le affermazioni di Cesare Prandelli, che, a parte una piccola e quasi impercettibile frecciatina riferita al mercato lanciata nella conferenza stampa di venerdi scorso, ora pensa solo a fare quadrato ed a far concentrare la squadra sul play-off di Champions League. Quello che non ci piace è il ricorso alla scaramanzia con cui viene commentata la serie di sconfitte in cui è incappata la Fiorentina in questo pre-campionato. Sappiamo che il mercato è difficile, e lo è in particolar modo quest'anno. E ciò al di là della politica degli zero euri e non solo in riferimento alla Fiorentina. Però i segnali di allarme ci sono. E sono di vecchia data. La "dormitina" della difesa c'è stata anche in occasione della mini-vittoria col Cagliari; e con grande onestà Dario Dainelli ha ammesso che questo è un vizio che la squadra si porta dietro da parecchio tempo. Pantaleo Corvino, sulle cui capacità non nutriamo dubbi, continua a trincerarsi dietro al fatto che il reparto arretrato della Fiorentina è da anni uno dei migliori del nostro campionato. Ma il calcio non è una scienza esatta. Il tecnico dello Sporting, Paulo Bento, ha sottolineato la capacità delle squadre italiane di curare la fase difensiva. Lo stesso fece un anno fa l'allenatore del Lione. Ma in questo momento non ci pare che la Fiorentina possegga questa dote. Nemmeno due anni fa la Fiorentina portò avanti una campagna acquisti esaltante. Eppure fece benissimo sia in campionato che in UEFA. Nella squadra di allora però militava un certo Thomas Ujfalusi. Giocatore capace di giostrare sia sulla fascia destra che al centro, dove poteva sia sostituire, all'occorrenza, Alessandro Gamberini, che affiancare il difensore bolognese quando il reparto arretrato viola si trovava a dover affrontare squadre come la Lazio e l'Udinese che in avanti possedevano attaccanti rapidi e imprevedibili. Al momento dell'acquisto di Cesare Natali si è detto che finalmente Cesare Prandeli aveva a disposizione i quattro centrali che ha sempre richiesto. E anche qui permetteteci di obiettare che non sono i numeri a fare una squadra. In questo momento la Fiorentina ha un solo difensore rapido e "tecnico", ovvero Alessandro Gamberini, e tre "corrazzieri"; uno di questi, Dario Dainelli, quasi sicuramente partirà, e non siamo poi così sicuri che si tratti del meno dotato dei tre. I nomi fatti finora ci convincono fino ad un certo punto. Una coppia Gamberini-Luisao sarebbe potenzialmente assai affidabile, ma visto che il nazionale azzurro non è immune -incrociamo le dita- da squalifiche e infortuni, come vedreste la coppia Natali-Luisao o Kroldrup-Luisao contro una Lazio o un Wolfsburg? E Miranda? Li varrà davvero tutti i milioni che chiede il San Paolo? Ed Eboué? Non ci sarebbe forse il rischio di ricreare, stavolta sulla destra, l'"autostrada" vista nella prima parte della scorsa stagione sulla corsia mancina? Non ci permetteremmo mai di dare consigli a Pantaleo Corvino, che speriamo sappia stupirci come al solito, probabilmente tirando fuori dal cilindro nomi che nessuno di noi finora si è sognato. Ma posto che, di base, Prandelli ama giocare con un centrale alto accanto a Gamberini, ci pare che gli unici nomi validi per il primo ruolo siano quelli del brasiliano del Benfica o di Diego Lugano, a patto però, altrimenti ci contraddiremmo, che l'altro difensore in arrivo sia un esterno capace di giocare anche al centro, come era appunto il vecchio caro "Ufo"; un giocatore difficile da individuare, ma il mondo è grande e Corvino lo conosce molto bene. Ci poniamo solo un dubbio: è davvero "saltato" l'affare Burdisso? E, in questo caso, perché, visto che l'Inter pare volerlo quasi svendere? Il Napoli ha davvero una potenza economica tale da "soffiare" alla Fiorentina un Campagnaro? E Ivanovic è mai stato seguito davvero? Ripeto, restiamo fiduciosi nelle capacità di Corvino, e ci associamo alle dichiarazioni di Prandelli secondo il quale agire con fretta non porta buoni risultati. Ma affrontare lo Sporting con questa difesa, non sarà un po' come volgere le spalle alla dea bendata? E tra le 22,30 del 26 agosto e le 19 del 31, con in mezzo una gara di campionato, ci sarà ababstanza tempo per agire in maniera efficace?