.

A CACCIA DI CONFERME

di Tommaso Loreto

Strane le coincidenze, almeno quelle del calendario, ancor di più se il primo avversario dell'anno sarà lo stesso dell'anno scorso. Così come Iachini scoprì la sua squadra oltre l'Appennino, Prandelli valuterà da vicino il post Natale dei suoi al cospetto del Bologna. Quasi un derby, almeno secondo visioni più vintage di una sfida mai banale in Serie A, certamente un esame da non fallire nel presente cercando di non ricordare troppo il gol del pareggio di Orsolini, a tempo scaduto, che sciupò il debutto sulla panchina viola del successore di Montella.

Oggi che Prandelli si ritrova più o meno a lavorare in un cantiere aperto così come capitò al suo predecessore la grande differenza è come arrivano i viola alla prima sfida del 2021. Quasi in apnea per la sconfitta con la Roma e il conseguente cambio di panchina, un anno fa, completamente rigenerata da una vittoria pazzesca come quella contro la Juventus oggi. Tra le due situazioni c'è certamente da preferire quella attuale. 

Ma è sotto questo profilo che la Fiorentina non dovrà tradire le buone indicazioni che hanno chiuso la primissima parte di stagione. I passi in avanti mostrati con Sassuolo e Verona, oltre a qualche certezza ritrovata al cospetto della Vecchia Signora, rappresentano il percorso sul quale dovrà continuare a camminare la squadra, dimostrando che quello di martedì scorso è stato solo il primo scalino superato e non semplicemente un isolato exploit.