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A CENA CON LO ZENIT

di Tommaso Bonan

Dalla sala stampa del Franchi alla prestigiosa cornice di Villa Cora. Scenari differenti, possiamo tranquillamente dire opposti, che di fatto aggiungono un altro capitolo (o più d'uno) alla vicenda legata al futuro di Paulo Sousa. Mai chiacchierato, quest'ultimo, come negli ultimi giorni. A sentire le parole della società, non ci sarebbe nulla di cui preoccuparsi (considerando anche il contratto che lega il portoghese alla Fiorentina fino al 2017, con opzione di un anno), ma in realtà i dubbi restano eccome.

Domenica sera, un tavolo a bordo piscina, una cena molto formale. Poche ore dopo il deludente pareggio interno contro la Sampdoria, così come scrive oggi il Corriere Fiorentino. I protagonisti dell'incontro sono, appunto, Paulo Sousa e - come raccolto da Firenzeviola.it - tre emissari russi dello Zenit San Pietroburgo. Neanche a farlo apposta, una delle squadra interessate al tecnico viola che molti ha stupito in giro per l'Europa (oltre che in Italia). Un retroscena che emerge in un momento estremamente delicato della stagione, in cui le voci di mercato si intrecciano con gli obiettivi sfumati o ancora da raggiungere.

Un incontro per cosa? Perché adesso? Interrogativi che devono far riflettere e che possono minare le convinzioni ostentate fino a questo momento dagli ambienti societari. Le certezze? Poche, se escludiamo il conto della cena - intorno ai 6mila euro -, e il nome di Sousa che ormai da mesi riempie le pagine sportive dei quotidiani russi.