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A CORTO DI ALIBI

di Tommaso Bonan

La prestazione della Fiorentina contro la Lazio ha lasciato l'amaro in bocca a tutti. Provocando, di conseguenza, una serie di reazioni e polemiche che sono andate a toccare molte delle problematiche emerse ancora una volta proprio contro la squadra di Pioli. Il problema del gol, in primis, ma anche le prestazioni di alcuni singoli che, più di altri, hanno deluso una volta chiamati in causa. Tematiche di campo che, come se non bastasse, sono state contornate a fine gara anche da dichiarazioni importanti degli stessi Montella e Della Valle. Contro la Lazio, dunque, a fallire sono stati in molti, con tutti reparti della squadra bene o male coinvolti nei giudizi negativi. Con il tema dell'attacco a farla da padrone.

Ed è in questo contesto che, ancora una volta, è tornato a farsi sentire il nome di Josip Ilicic. Lo sloveno, già protagonista in queste settimane di prestazioni poco incoraggianti, una volta inserito da Montella a gara in corso non ha saputo fornire quel cambio di passo che un po' tutti si aspettavano (o che era lecito aspettarsi). Senza voler additare il numero 72 viola come primo responsabile della sconfitta (il problema è collettivo), appare evidente come il giocatore sia risultato ancora una volta tra i peggiori. Ormai le chance avute sono numerose, e l'alibi della posizione in campo non consona alle sue caratteristiche non può più reggere.

Volendo fare un paragone, l'impatto di Mati Fernandez nelle ultime partite è stato di ben altro livello. Ed anche ieri, con la Lazio, il cileno è stato tra i pochi a salvarsi (strepitoso un recupero difensivo), offrendo comunque una prestazione di sostanza. Entrambi i giocatori, come dire, potevano essere annoverati a inizio stagione tra quelli “sotto osservazione”, e per il momento il risultato è ben diverso. Difficile fotografare adesso quale potrà essere il futuro (prossimo) di Ilicic, ma intanto le voci su una sua possibile partenza da Firenze tornano d'attualità (LEGGI QUI). Quasi scontato, verrebbe da dire.