A FERRARA SÌ, MA CON LA FIORENTINA
Nelle scorse settimane, quando ancora la sua riconferma non era stata né resa ufficiale né tantomeno sembrava ancora così nell'aria come invece si sarebbe scoperto poco più tardi, qualche voce di calciomercato aveva accostato il nome di Beppe Iachini a quello della panchina della SPAL per il prossimo anno, con la squadra estense che, pronta a ripartire dalla Serie B dopo aver giocato tre stagioni consecutive in Serie A, era intenzionata ad assicurarsi uno dei migliori profili in circolazione, da curriculum, quando si tratta di risalire la corrente della cadetteria per mettere il naso finalmente nella massima serie. Invece la storia, come ben sappiamo, si è svolta diversamente.
Ben diversamente, poiché alla fine Iachini ha conquistato invece una volta per tutte la fiducia del suo presidente Rocco Commisso, e l'ha fatto grazie all'attaccamento che ha saputo suscitare sin da subito nei confronti della realtà da lui presa in mano in corsa, ma anche grazie a piccole cose per cui la sua posizione si è ritrovata ad essere migliorata: una media punti rispettabile (1.50), una difesa che ha smesso di venir bucata ad ogni minimo tentativo, ed un gruppo, come confermano i leader Ribery e Chiesa per esempio, con il quale sin da subito si è creato un bel legame. Tutto ciò, sommato alle difficoltà contingenti presentate dal conto del Coronavirus, per il quale ci aspettano tra l'altro ancora mesi di incertezza, e legato ai tempi ridotti per l'avvio della nuova stagione, lo vedrà ancora in panchina. Quella della Fiorentina, ovvio: oggi a Ferrara l'ultimo atto prima di provare a scrivere una storia rinnovata.