.

"A FIRENZE STO TROPPO BENE". ITALIANO E I SEGNALI PRO-CLUB

di Dimitri Conti

La conferenza stampa di oggi di Vincenzo Italiano era molto attesa, in vista di alcune risposte che, sentite dalla viva voce dell'allenatore, avrebbero assunto un peso differente. Tra i vari argomenti toccati dal tecnico c'è anche quello legato al suo futuro e al prolungamento del suo contratto, attualmente in scadenza nel 2023. Un tema già sfiorato già l'altro ieri dal ds Pradè, che durante la presentazione di Cabral si era espresso con belle parole, pur dopo aver ammesso che ancora nessun discorso diverso fosse stato avviato: "Siamo felici, vorremmo fare un percorso lungo insieme ma le decisioni vengono prese in due. Abbiamo combattuto e pagato per averlo, c'è sicuramente feeling".

Una dichiarazione d'intenti comunque ben presente tra le righe, alla quale ha idealmente dato seguito oggi in prima persona l'allenatore. "A Firenze mi trovo troppo bene e sono felicissimo di lavorare in questo ambiente, ho trovato gente appassionata e che lavora 24 ore su 24 per ottenere risultati (...) Vedremo in futuro come si evolverà la nostra collaborazione", il segnale lanciato in risposta ai pensieri espressi dalla dirigenza.

In generale, guardando al di là del contratto, in queste ore tutt'altro che semplici dal punto di vista della gestione tecnica, ma pure emotiva, il comportamento e le dichiarazioni di Italiano lo restituiscono perfettamente allineato con la società, con le volontà e i pensieri che da essa filtrano. Sull'addio a Vlahovic, per esempio, è tornato senza troppi rimpianti, asserendo come il loro rapporto personale fosse sviluppato solo sul campo e parlando di una mancanza di tradimento da lui percepita che va a rincarare eccome la dose rispetto al "siamo più forti di un mese fa" strappato ieri.

Parole, unite a quelle ferme e decise sulla certezza di nessuna ripercussione sul suo gruppo, utili a suonare la carica e riaccendere la luce in mezzo ai mille dubbi, di fatto tutti esclusivamente di campo, che accompagnano queste ore di calcio (ancora) non giocato e che forse già domani vedranno una prima risoluzione. Di sicuro c'è un fatto, e i comportamenti elencati qua sopra parlano persino più chiaro di lui: l'unità di intenti tra Italiano e la Fiorentina, oggi, viene ben evidenziata da ognuno dei protagonisti sulla scena.


Altre notizie
PUBBLICITÀ