.

A MANETTA

di Tommaso Loreto

L'inizio dell'anno ha portato una nuova aria intorno alla Fiorentina. L'arrivo di Muriel, l'exploit in Coppa Italia, gli acquisti sul mercato di gennaio in ottica estiva. E poi ancora il confronto tra ADV e una parte della tifoseria. Dopo mesi di grigiore è come se il mondo viola avesse cambiato passo, con un ritmo probabilmente imprevedibile. Sotto questo profilo la pioggia di reti che ha travolto la Roma porta con sè un effetto benefico e certamente triplica l'autostima. 

C'è un fatto che sembra aver sbloccato la squadra, e porta caratteristiche tipicamente sudamericane. Luis Muriel non ha solo acceso speranze e fantasie della tifoseria, ma ha completamente cambiato volto alla Fiorentina. Sarà una coincidenza eppure da quando è arrivato Luis, Chiesa ha segnato a raffica. E Simeone ha dato segnali incoraggianti. Entrando bene nella gara di Coppa Italia di Torino e tornando a segnare proprio contro la Roma. Può darsi che a Udine il Cholito parta ancora fuori, ma certamente con la cattiveria di mercoledì sera potrà recuperare terreno. 

Di certo la Fiorentina ha cambiato pelle, diventando ancora più rapida sulle corsie esterne con Muriel e Chiesa sostanzialmente inarrestabili, e non ci starebbe da stupirsi se al Friuli Pioli decidesse di affidarsi ancora a un altro velocista come Mirallas. Una squadra mutata, orfana di un regista ma sempre più incline a ripartenze al fulmicotone e verticalizzazioni immediate. Pronta a lanciare la volata in un girone di ritorno da non fallire, e soprattutto disposta a tenere costantemente il piede sull'acceleratore da qui a fine stagione.