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A MUSO DURO

di Tommaso Loreto

Quantomeno non è venuta meno la coerenza. Con le parole di Felipe Melo, oggi in sala stampa, si chiude definitivamente la vicenda che ha visto il brasiliano protagonista del burrascoso dopo gara con il Cagliari e, nello specifico, con l'uruguagio Lopez. Una storia, questa, tutt'altro che piacevole. Per la società che, di determinati comportamenti volti alla sportività e al fair play, ne ha fatto un fiore all'occhiello. Per la squadra che, nelle ultime gare, ha dovuto fare a meno di un perno importante della linea mediana viola. E per i tifosi che, senza un trascinatore come Melo in campo, si sono comunque schierati dalla sua parte. Fin dall'inizio.

 

Per la verità anche tutta la Fiorentina, sin dalle prime convulse ricostruzioni dell'accaduto, si era apertamente schierata in difesa del proprio tesserato, e il ricorso contro le cinque giornate di squalifica ne è stata solo logica e diretta conseguenza. Ma con le parole di oggi, nelle quali di fatto Melo ribadisce la propria innocenza, il capitolo è del tutto chiuso. Che poi ci si potesse comportare diversamente questo è un altro discorso. Felipe è stato chiaro, non chiederà scusa perchè niente ha fatto. Forse si poteva scegliere una linea meno intransigente (qualcosa deve pur essere accaduto se inizialmente, per entrambi i calciatori, è stata applicata una sanzione sì tanto severa) ma tant'è.

 

Quel che più conta, al fin dei giochi, è comunque il rientro di Melo nelle ultime, decisive, quattro gare. Una presenza importante che, accanto a Montolivo, già domenica a Catania potrebbe consentire alla Fiorentina di trovare di nuovo una giusta quadratura dopo lo stop improvviso di Semioli. Annata sfortunata, quella degli schemi gigliati, con infortuni mirati, Santana prima, Semioli poi, che hanno regolarmente stoppato la regolarità della squadra una volta trovati i giusti equilibri. Meglio allora dimenticare del tutto quanto accaduto contro il Cagliari, magari facendo tesoro di certi errori e soprattutto evitando di ripeterli, e concentrarsi su questo finale di campionato. Con un guerriero in campo come Felipe Melo, la Fiorentina, ha di che essere ottimista.  

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