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A OCCHI APERTI

di Tommaso Loreto

Tanto valeva attendere. La pazienza dei tifosi (scettici inclusi) è stata soddisfatta con un’invasione a Peretola, ieri mattina, e con un bagno di folla, stasera, che ha già le stesse caratteristiche di quanto avvenne alla metà del luglio 2013. Sono passati poco più di sei anni da quella presentazione-show, così come sembra passato un secolo dall’ultima difficile annata dei viola, eppure tutto è cambiato, incluso il top-player che oggi camminerà nel suo nuovo stadio. 

L’acquisto di Ribery è stato definito un messaggio da Joe Barone. Una missiva diretta a tutti, staff, compagni di squadra, tifosi, addetti ai lavori, appassionati di calcio. La Fiorentina riparte, lo fa con una nuova proprietà che ha subito investito moltissimo e che soprattutto non vuole perdere troppo tempo. Aveva ragione Commisso nel rassicurare tutti sulle disponibilità economiche, e aveva ragione pure sulle ambizioni di chi vuol riportare il prima possibile il colore viola in alto. Adesso che l’ha dimostrato con i fatti c’è da scommettere che per tanti sarà meno complicato attendere il 2 settembre. 

Già, perché l’arrivo del francese non esaurisce un mercato che può ancora regalare sussulti. Sulle corsie esterne, così come più o meno ufficiosamente tende a confermare la stessa società, ma non solo. Di certo Pradè è al lavoro per mettere a disposizione di Montella un altro esterno: Berardi per il quale si lavorebbe sulla base di un prestito con obbligo di riscatto, De Paul chiodo fisso nonostante l'Udinese non scenda nel prezzo, e lo stesso Politano per il quale anche ieri è arrivata un'altra fumata nera. Raphinha dello Sporting Lisbona, poi, l'ultima idea certificata dallo stesso Montella al termine della cena di ieri con Ribery e il gruppo viola. 

Il resto dei movimenti in entrata sarà invece dettato dalle uscite. Perché Biraghi, rispetto agli altri, al pari di uno scambio con Dalbert, e perché per Benassi e Simeone converrà comunque attendere la fine del mercato. A centrocampo sono ancora da chiarire le destinazioni possibili per Dabo e Cristoforo come per gli attaccanti Eysseric e Thereau, quanto al Cholito gli spazi sono sempre più ridotti (sulla carta sono Boateng e Vlahovic i due candidati a completare il tridente con Chiesa e Ribery). In attesa di vedere come si presenterà la Fiorentina ai blocchi di partenza, contro il Napoli, si può e si deve sognare a occhi aperti.