A PICCOLI PASSI
Il ritorno in campo, con ogni probabilità, dovrà essere ancora una volta rimandato. Ma in questo caso, senza l'incubo dell'anno passato, dove dalle 6/7 settimane si è poi passati magicamente, tra una zampa d'oca ed una coscia di pollo, ai cinque mesi tondi tondi di assenza dai campi. Parliamo di Mario Gomez, il bomber infelice che non ha ancora chiuso definitivamente il suo conto in sospeso con la sfortuna. La lesione ai flessori della coscia destra è quasi del tutto scomparsa, a tal punto che in questi ultimi giorni di allenamenti il tedesco ha ricominciato ad aumentare i carichi di lavoro differenziati per tornare quanto prima in gruppo. Ma per rivedere la numero 33 sul terreno di gioco, forse, servirà un po' più di pazienza rispetto a quella preventivata dopo la 3a giornata di campionato.
Poche chances di farcela con la Lazio, già maggiori quelle di volare in Grecia contro il Paok, molto alte quelle di presenziare al big-match del Meazza contro il Milan domenica 26. Uno stadio in cui superMario, da quando veste il viola, non è mai stato. Niente allarmismi, è bene sottolinearlo: è semplicemente la saggia linea scelta dalla società e da tutto il comparto medico-sanitario che - dopo il trauma Rossi di inzio settembre e lo shock 2.0 legato al tedesco dopo appena 270' dal fischio d'inizio della stagione - ha scelto di andare coi piedi di piombo per il recupero dell'ex Bayern. Che intanto, nelle segrete stanze del centro sportivo, lavora come un dannato per tornare in forma quanto prima e per strappare quella maglia da titolare che, al momento, è ben salda sulle spalle di Khouma Babacar.