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A PRESCINDERE

di Tommaso Loreto

La Fiorentina si affretta a ribadire di non aver mai messo ufficialmente sul mercato Borja Valero. Lui ha più volte dimostrato di vedere Firenze come qualcosa di molto più ampio di una semplice avventura lavorativa, dunque non si capisce perchè questo sodalizio dovrebbe interrompersi. Almeno la gran parte della tifoseria certamente non lo capisce e nemmeno vorrebbe ritrovarsi costretta a doverlo fare visto lo spessore dell'uomo ancor prima di quello del calciatore. 

C'è allora un aspetto che sembra andare in direzione (ostinata) e contraria a quanto or ora raccontato, ed è il lavoro del procuratore di Borja che va avanti ininterrotto a cominciare dai contatti con l'Inter. Si potrà dire che, semplicemente, un procuratore ha il dovere di ascoltare le proposte per il proprio assistito, oppure che ancora più banalmente qualcuno non racconta sino in fondo la verità, ma anche questo è il mercato. Dispiacerebbe, però, se l'ennesimo caso di simbolo mancato dovesse surriscaldare oltremodo l'estate. 

Perchè immaginare che su Borja Valero si possa aprire la tarantella del "volersene andare" o ancor peggio del mercenario alla Donnarumma fa male al cuore, tanto più in tempi in cui di spazio alle emozioni sembra non essercene più. Stipendio o meno, adeguamenti e prolungamenti che comunque la Fiorentina non dovrebbe concedere allo spagnolo, l'unica cosa da augurarsi è che alla fine Borja resti e dia quella linea di continuità necessaria per l'ambientamento dei tanti nuovi arrivi.

Perchè un addio a Borja Valero, a prescindere da qualsiasi versione dovesse emergere con il tempo, farebbe certamente male a tutto l'ambiente.