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È PRIMAVERA

di Paolo Bocchi

Missione compiuta, ma quanta fatica. La Primavera della Fiorentina stacca il biglietto per le semifinali scudetto superando l'Atalanta dopo una partita emozionante. Una partita che i ragazzi di Renato Buso avevano iniziato con una fiammata della premiata ditta Iemmello-Carraro, con il fantasista veneto che si era fatto ipnotizzare dal portiere orobico Rossi, per poi spengersi col passare dei minuti e lasciare l'iniziativa ai bergamaschi. Un primo tempo che non faceva presagire niente di buono, con una Fiorentina apparsa imballata e incapace di limitare le incursioni dell'ispiratissimo Cortesi, una vera spina nel fianco sinistro viola, e che dopo lo svantaggio aveva rischiato il tracollo.

Inceve Buso nell'intervallo ha preso le giuste contromisure, e l'ingresso di Seferovic è stato fondamentale per far salire il baricentro della squadra viola, che è riuscita a trovare il pareggio e sembrava avere l'inerzia della gara dalla sua parte fino all'espulsione di Camporese nei supplementari. Dopo l'uscita del centrale viola, l'Atalanta ha subito inferto quello che sembrava il colpo di grazia, ma non aveva fatto i conti con la voglia di non mollare mai di Acosty, che con due reti, di cui una di pregevolissima fattura, sembrava aver compiuto il miracolo prima che il 3-3 a tempo scaduto di Magnaghi mandasse alla lotteria dei rigori, forse la fine più giusta per questa partita dalle mille emozioni. E nella quale entrambe le squadre avrebbero meritato il passaggio del turno.

Alla fine sono i viola a gioire, con pieno merito, anche se l'Atalanta ha avuto più volte la possibilità di chiudere la partita. Ma la voglia di non mollare mai di questi ragazzi, sotto di un gol e in dieci uomini nei tempi supplementari, è stata giustamente premiata.
Grande, grandissima la gioia dei supporters viola presenti a Lucca. Grande, grandissimo l'esempio di attaccamento alla maglia  e voglia di vincere di questi ragazzi. Qualcuno dovrebbe prendere esempio.