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A RISCHIO PAREGGITE

di Tommaso Loreto

La crescita c'è stata eccome, netta ed evidente. La Fiorentina è scesa in campo senza timori reverenziali praticamente contro tutte le avversarie, superando indenne anche trasferte per niente semplici. Non solo il San Paolo di Napoli, per intendersi, ma anche all'Olimpico di Roma contro la Lazio i viola di Pioli sono stati capaci di portare a casa punti e sfoderare prestazioni come minimo all'altezza. 

Segno che il lavoro (complesso) che attendeva Pioli è adesso a buon punto, e che la squadra comincia davvero a giocare da tale. Le stesse ultime due gare prima della sosta, i due pareggi con Milan e Inter, confermano come la squadra abbia trovato una sua identità e un suo modo di stare in campo. Quel che manca all'appello, allora, sono quei punti che oggi consentirebbero alla Fiorentina di godersi già stabilmente un posizionamento valido per l'Europa. 

E' nelle vittorie che in altri termini difetta la striscia positiva della Fiorentina. Che può sì vantare otto risultati utili consecutivi (non capitava dai tempi di Montella) ma che al tempo stesso non appare del tutto esente da lievi sintomi di pareggite. E se degli otto risultati in serie ben sei portano il segno x significa che nel girone di ritorno andrà necessariamente cambiato passo. Per togliersi qualche sfizio in ambito di vittorie, con conseguente pieno di fiducia, ma soprattutto per cambiare definitivamente volto alla classifica.